Femminicidio di Aosta, sospettato 21enne condannato in Francia per violenze: attesa l’estradizione in Italia
Condannato a 6 mesi di reclusione per maltrattamenti anche in appello il 21enne Sohaib Teima, sospettato del femminicidio della 22enne francese Auriane Nathalie Laisne.
La ragazza era stata trovata morta in una chiesetta di La Salle, in Valle d'Aosta, il 5 aprile scorso. La Corte d'Appello di Grenoble, in Francia, ha confermato la sentenza di primo grado.
Il giovane era stato accusato di minacce e violenza domestica ai danni della 22enne per fatti che si sarebbero svolti dal 2022 al 2024 e la Procura generale francese aveva chiesto una condanna a 18 mesi. I giudici hanno tuttavia respinto l'istanza, confermando la pena inflitta in primo grado.
Nonostante abbia ormai scontato la condanna a sei mesi, Teima resta in carcere in virtù di un prolungamento della misura cautelare. Adesso si attende di capire quando potrà avvenire la sua estradizione in Italia, che era già stata autorizzata il 2 maggio scorso dalla chambre d'instruction della Corte d'appello di Grenoble.
Una volta che verrà trasferito, sarà assistito dagli avvocati Lucia Lupi e Igor Giostra e nei suoi confronti procederà la Procura di Aosta, che ha coordinato le indagini dei Carabinieri.
Alcuni testimoni ascoltati dagli inquirenti avevano raccontato di aver visto i due ragazzi insieme nella zona di La Salle, nei pressi del villaggio abbandonato di Equilivaz, dove si trova la chiesa dove poi è stato rinvenuto il cadavere. Cosa sia poi accaduto con esattezza però non è ancora stato chiaro.
L'ipotesi è che si tratti di un delitto d'impeto, forse una lite finita male. Dall'autopsia eseguita sul corpo della 22enne era emerso che la ragazza era stata colpita frontalmente al collo e all'addome con un coltello. Era stato escluso che al 22enne, morta per dissanguamento, si fosse auto-provocata le ferite. Sulla base di questi elementi la Procura di Aosta aveva aperto il fascicolo per omicidio.