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Femminicidio Celeste Palmieri, il poliziotto che l’ha soccorsa: “Rientrato a casa ho pianto con mia moglie”

Si chiama Francesco De Gregorio e ha 33 anni il poliziotto che venerdì scorso è stato il primo a soccorrere e a stringere la mano di Celeste Palmieri, la 56enne uccisa a colpi di pistola dall’ex marito a San Severo, nel Foggiano. L’agente ha raccontato cosa è accaduto: “Le ho stretto la mano per tutto il tempo”.
A cura di Eleonora Panseri
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Celeste Palmieri
Celeste Palmieri

Si chiama Francesco De Gregorio e ha 33 anni l'uomo che venerdì scorso è stato il primo a soccorrere e a stringere la mano di Celeste Palmieri, la 56enne uccisa a colpi di pistola dall'ex marito, Mario Furio, a San Severo, nel Foggiano. Il 59enne si è tolto la vita con la stessa arma dopo l'agguato.

Il 33enne è un agente di polizia del commissariato del luogo, marito e padre di una figlia di 2 anni. In un'intervista al Corriere del Mezzogiorno ha raccontato cosa accaduto il 18 ottobre quando, dopo aver udito gli spari, è intervenuto ed è rimasto accanto alla donna ferita.

"Facevo footing da quelle parti. Ho sentito il primo sparo, mi sono messo a correre. Poi il secondo. Ho visto lui che andava via, a terra nel parcheggio Celeste – ha ricordato il giovane poliziotto – L’ho chiamata: “Signora, signora”. Aveva gli occhi chiusi e una ferita alla gola. Mi sono sdraiato vicino a lei, sul fianco".

"Le ho stretto la mano destra, ha riaperto gli occhi. Muoveva le palpebre per darmi cenni di presenza", ha spiegato ancora il 33enne, precisando che la donna non riusciva a parlare a causa della grave lesione. "Ho tenuto stretta la sua mano per tutto il tempo, a volte la sentivo viva, altre come se mi stesse abbandonando. Tutto in pochi istanti, in cui ho compreso il vero valore della vita".

In poco tempo è arrivata l'ambulanza e la donna è stata trasportata d'urgenza in ospedale. Solo in quel momento la mano del poliziotto ha lasciato quella della 56enne: "Ero l’ultima persona della terra con cui Celeste si stava confidando, anche se non parlava mi stava consegnando il peso dei suoi pensieri".

Appena rientrato a casa De Gregorio ha raccontato di aver abbracciato la moglie: "Abbiamo pianto. – ha detto – Serviva anche a me, io ripudio qualsiasi forma di violenza". La vittima del femminicidio di San Severo aveva trovato il coraggio di denunciare il compagno violento, lo aveva fatto più e più volte, e aveva avviato le pratiche per la separazione.

Il 59enne indossava il braccialetto elettronico che avrebbe dovuto segnalare alla donna la presenza dell'ex marito. Ma, il giorno dell'agguato, il dispositivo, per cause ancora in via di accertamento, non ha funzionato.

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