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Omicidio Giulia Cecchettin

Femminicidio Cecchettin, l’ossessione di Turetta: in 2 anni oltre 300 messaggi al giorno inviati a Giulia

Dal gennaio 2022 all’11 novembre 2023, il giorno in cui l’ha uccisa a coltellate, Filippo Turetta avrebbe inviato all’ex fidanzata Giulia Cecchettin una media di più di 300 messaggi al giorno. È quanto emerso dalle carte dell’indagine sul femminicidio. Il rapporto tra i due sarebbe stato caratterizzato da un atteggiamento ossessivo e pressante del giovane che non voleva chiudere i rapporti con la ragazza che lo aveva lasciato.
A cura di Eleonora Panseri
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Dal gennaio 2022 all'11 novembre 2023, il giorno in cui l'ha uccisa a coltellate, Filippo Turetta avrebbe inviato all'ex fidanzata Giulia Cecchettin più di 225mila messaggi (una media di oltre 300 al giorno). È quanto emerso dalle carte dell'indagine sul femminicidio della 22enne di Vigonovo.

Un dato che, insieme a tanti altri elementi, potrebbe rafforzare una delle aggravanti contestate dall'accusa al femminicida, quella dello stalking. Aggravanti che, se confermate, porterebbero alla condanna all'ergastolo.

Il rapporto tra i due, infatti, sarebbe stato caratterizzato per tanto tempo da un atteggiamento ossessivo e pressante del giovane che non voleva chiudere i rapporti con la ragazza che lo aveva lasciato.

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Cecchettin gli aveva detto: "Mi fai paura, sei psicopatico"

Cecchettin, come è stato ricostruito dagli inquirenti e come ricorda Il Corriere della Sera, proseguiva la frequentazione, seppur amichevole, con il coetaneo perché aveva paura di lui. In un'occasione l'aveva definito uno ‘psicopatico' e più volte lo aveva pregato di smettere di seguirla e spiarla.

Giulia Cecchettin
Giulia Cecchettin

Turetta, invece, continuava a insistere e accusava Cecchettin di non avere a cuore il suo bene. In uno scambio di messaggi su Whatsapp, dove i due discutono perché lei voleva semplicemente interrompere il ‘rito' della buonanotte che gli inviava ogni sera e che, concludendo la relazione, lei non si sentiva più di mandargli. "Mi stai cancellando proprio, mi stai uccidendo così", l'aveva accusata il ragazzo in una nota vocale che risalirebbe a pochi giorni prima del femminicidio.

Turetta aveva anche scoperto che la ragazza aveva iniziato ad avere contatti con un altro giovane di Reggio Emilia. Come è stato ricostruito dalle indagini, lui avrebbe scaricato un app spia per controllarla. "Dai, per favore almeno puoi dirmi se hai iniziato a scriverti con qualche tipo? Siamo migliori amici Giulia, per favore. Non hai negato neanche, quindi vuol dire che è vero? È un sì?".

Filippo Turetta
Filippo Turetta

"Sei malato – gli aveva risposto la ragazza – Un paio di volte ti sei fatto trovare dove ero io. Mi spii. Ma ci sono cose che voglio tenermi per me, perché mi spaventa quello che potresti fare con quelle informazioni".

"Io non controllo, volevo solo la buonanotte prima di dormire. – aveva replicato lui – Noi ci vogliamo bene, siamo legati, siamo due patatini. Come puoi pensare di iniziare a frequentare un altro tipo, che persona ridicola sei? Rischi di scriver la buonanotte a un altro. Una cosa violentissima nei miei confronti".

La lista di ‘cose da fare' per compiere il femminicidio

Lo stesso Turetta, che accusava Cecchettin di star facendo nei suoi confronti ‘una cosa violentissima', proprio in quei giorni avrebbe iniziato a pianificare il sequestro e il femminicidio dell'ex fidanzata, come risulta da una nota, creata sul suo cellulare la sera del 7 novembre 2023 alle 21.51, in cui segna un elenco di oggetti e azioni che andrebbero ricondotti al piano per compiere il delitto e la fuga.

"Cartina geografica, zaino grande, coltelli, pieno benzina, buste soldi, sacchi immondizia, legare caviglie sotto e sopra le ginocchia, bloccare portiere auto, nastro adesivo". Elementi che, se trovassero conferma durante il processo, potrebbero rafforzare un'ulteriore aggravante contestata a Turetta, la premeditazione.

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