Femminicidio ad Andria, Vincenza Angrisano diceva alle colleghe: “Con mio marito va male, mi maltratta”
Aveva confidato ad alcune colleghe sul suo posto di lavoro che le cose tra lei e Luigi Lionetti, il marito 51enne dal quale si stava separando, andavano male da tempo. Vincenza Angrisano aveva detto alle altre dipendenti della Stanhome Italia che stava pensando di cambiare casa e di portare con sé i due figlioletti di 6 e 11 anni, ma pochi giorni dopo è stata accoltellata a morte dal marito, guardiano in un'azienda.
Sul corpo di Vincenza Angrisano sarà disposta l'autopsia, che sarà poi effettuata dal medico legale nei prossimi giorni. Nel frattempo, il killer è stato portato in carcere dopo essere stato messo in stato di fermo. Quanto raccontato alle forze dell'ordine dopo l'intervento sul luogo del delitto resta sotto segreto istruttorio mentre le autorità indagano sul passato della coppia.
Secondo quanto riferito da fonti investigative a Fanpage.it, Lionetti non era mai stato denunciato per violenza domestica, eppure Angrisano aveva raccontato alle colleghe che le cose tra loro andavano sempre peggio. A un'amica aveva spiegato che lui "non la trattava più bene", facendo riferimento a una serie di maltrattamenti e pressioni psicologiche che però non aveva mai spiegato nel dettaglio. Angrisano aveva deciso di intraprendere la strada della separazione che però il 51enne non aveva accettato.
La 42enne vittima del femminicidio stava inoltre cercando un'altra sistemazione nella quale trasferirsi insieme ai due figli piccoli. La donna aveva raccontato alle amiche la crisi del suo matrimonio, eppure non si era mai sbilanciata su quanto accadeva nella casa poi divenuta luogo del delitto. Subito dopo il femminicidio, con l'intervento delle forze dell'ordine sul posto sono arrivate anche alcune colleghe e il fratello della vittima. Increduli, hanno assistito ai rilievi effettuati sul posto.