Femminicidio a Vicenza, Lidia aveva ricevuto una lettera anonima: “Non andare in giro”
Prima dell'omicidio, la 42enne Lidia Miljkovic aveva ricevuto una lettera anonima di "avvertimento". Lo ha rivelato agli inquirenti il nuovo compagno della donna, madre di due figli adolescenti, uccisa a Vicenza dall'ex marito nella giornata di mercoledì 8 giugno. Daniele Mondello ha detto di aver trovato quella missiva nella cassetta delle lettere dell'abitazione che lui e Lidia stavano comprando.
La donna aveva ricevuto la lettera tre giorni prima del brutale omicidio in strada. Il testo, scritto in una calligrafia quasi incomprensibile, avvertiva Lidia di "non andare in giro" ed era firmato a nome di un'amica anonima. Le forze dell'ordine stanno indagando sul mittente e al momento nessuna pista è stata esclusa. Quella più battuta, secondo quanto rivelato da fonti informate a Fanpage.it, riguarda un ultimo tentativo di avvertimento da parte di Gabriela Serrano, la nuova compagna e seconda vittima di Zlatan Vasiljevic.
Serrano, infatti, aveva deciso di lasciare Vasiljevic a causa di una serie di episodi di violenza domestica. I due non vivevano più insieme da qualche settimana e la mattina dell'8 giugno, l'uomo ha chiesto alla ex fidanzata di raggiungerlo da Padova a Vicenza a bordo della sua auto. Dopo averla sequestrata all'interno dell'abitacolo, l'ha uccisa con un solo colpo di pistola. A quel punto Vasiljevic ha guidato fino a via Vigolo e ha teso un agguato all'ex moglie, dandosi poi alla fuga.
Il 42enne era già stato denunciato per maltrattamenti in famiglia. Nel 2019 aveva ricevuto un divieto di avvicinamento nei confronti dell'ex. Dopo aver scontato la sua pena e aver partecipato a un corso rieducativo per uomini maltrattanti, aveva iniziato una relazione con Gabriela Serrano. Secondo il nuovo compagno di Miljkovic, il killer non aveva mai smesso di dare il tormento all'ex moglie. "Tutti sapevamo che prima o poi sarebbe successo qualcosa di terribile – ha dichiarato l'uomo alla stampa -. Vasiljevic ci aveva già detto che ci avrebbe ucciso tutti".
La ministra Cartabia ha chiesto accertamenti
La ministra della Giustizia Marta Cartabia ha chiesto ai suoi ispettori di avviare degli accertamenti sul femminicidio di Vicenza. Lo si apprende da fonti di via Arenula. Il primo passo dell'ispettorato – una volta aperto un fascicolo – sarà chiedere una relazione ai vertici degli uffici giudiziari.