Doppio femminicidio a Vicenza, Gabriela sequestrata in auto e uccisa per prima: “Voleva lasciarlo”
Secondo gli inquirenti, Zlatan Vasiljevic avrebbe ucciso prima la nuova compagna, Gabriela Serrano, e poi l'ex moglie Lidia Miljkovic. Questo è quanto emerge dalla ricostruzione degli investigatori. L'uomo avrebbe indotto Serrano a raggiungerlo in auto da Rubano, vicino Padova, a Vicenza.
Successivamente l'avrebbe sequestrata all'interno della vettura per poi guidare fino al quartiere Vigogna. Qui Gabriela è stata uccisa con un solo colpo di pistola alla nuca.Con il cadavere della donna ancora in auto, Vasiljevic ha raggiunto via Vigolo e ha sparato all'ex moglie Miljkovic.
Serrano, che da qualche mese aveva una relazione sentimentale con il killer, aveva deciso di lasciarlo in seguito a diversi episodi di violenza domestica.
Entrambi avevano un matrimonio alle spalle e in passato, secondo quanto confermato a Fanpage.it, Zlatan Vasiljevic e l'ex compagno di Serrano si erano scontrati più volte.
L'uomo, che si trova in Spagna per una vacanza, è stato convocato in Italia dagli inquirenti e fornirà la sua versione dei fatti per aiutarli a ricostruire la personalità dell'assassino. Sarebbe sua l'auto usata dal 42enne per raggiungere via Vigolo e uccidere Lidia.
Gli esplosivi trovati nell'auto
Nella macchina è stata ritrovata una bomba a mano e altri due esplosivi non utilizzati. Si tratterebbe di armi risalenti alla guerra in Jugoslavia che l'uomo avrebbe portato con sé per evitare che eventuali testimoni del femminicidio potessero impedirgli la fuga.
Zlatan Vasiljevic ha ucciso la compagna per poi raggiungere via Vigolo e puntare l'arma da fuoco contro l'ex moglie e madre dei suoi figli. A quel punto si è allontanato a tutta velocità e ha raggiunto la tangenziale di Vicenza. Qui si è tolto la vita in una piazzola di emergenza.
L'arresto nel 2019 e il corso riabilitativo
Vasiljevic era stato già arrestato nel 2019 per maltrattamenti in famiglia. Nel 2021 aveva finito di scontare il divieto di avvicinamento all'ex moglie e l'obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. Sui social citava Hemingway e Dostoevskij. "L'uomo non è fatto per le sconfitte. Un uomo può essere distrutto ma mai sconfitto", scriveva sul suo profilo Facebook.
Le citazioni alludevano quasi sempre alla rabbia che diceva di covare. "Spesso un uomo soffre per anni, si calma, sopporta le punizioni più crudeli e poi si abbatte su piccole cose, su qualche sciocchezza, quasi per niente" recitava uno degli ultimi post firmato dallo scrittore russo.
Da tempo progettava la sua vendetta e a nulla era servito neppure il corso riabilitativo che il 42enne bosniaco aveva seguito in una comunità di recupero di Bassano.
Nelle denunce dell'ex moglie Lidia erano riportate frasi inquietanti pronunciate durante i litigi in casa. "Ti uccido, ti cavo gli occhi" avrebbe detto una volta prima di aggredirla fisicamente.
Serrano era già uscita da un matrimonio violento
Secondo quanto dichiarato dall'avvocata Daniela Neri, Gabriela Serrano era già scappata da un matrimonio violento. "Avevamo ottenuto in sede civile un ordine di protezione da parte del tribunale di Padova nei confronti dell'ex coniuge di Serrano. Parallelamente era in corso un procedimento penale per maltrattamenti in famiglia. La donna aveva chiesto la separazione e poi ha incontrato sulla sua strada Vasiljevic, con il quale aveva intrapreso una relazione – ha spiegato la legale -. Avremmo dovuto fare l'udienza per la separazione dall'ex marito a breve".