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Federico Marcelli arrestato, la legale delle vittime: “Lacrime di gioia, figlio non andava più a scuola”

Dopo l’arresto del 49enne Federico Marcelli evaso dai domiciliari a Pesaro il mese scorso, l’avvocata Elena Fabbri, che assiste due delle ex compagne vittime di violenza sessuale e maltrattamenti, ha raccontato a Fanpage.it il sollievo delle due donne. “Sono scoppiate in lacrime per la gioia, il figlio minorenne del latitante non andava più a scuola”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Federico Marcelli, dopo l'arresto avvenuto in Umbria nella giornata del 10 dicembre, è stato trasportato nel carcere di Perugia. L'uomo era evaso dai domiciliari dove si trovava per violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti di tre ex compagne. Per fuggire, l'uomo aveva acquistato un fuoristrada, utilizzato poi per allontanarsi dall'abitazione della madre con la quale risiedeva. A Fanpage.it, l'avvocata Elena Fabbri racconta il sollievo di due delle vittime da lei assistite. "Ho subito comunicato la notizia alle due donne che assisto come legale – ha spiegato – ed entrambe erano assolutamente sollevate. Una delle due è scoppiata in un pianto liberatorio. L'idea che Marcelli potesse aggredirla non la faceva neppure dormire".

Anche la seconda vittima del 49enne, ha spiegato la legale, ha accolto la notizia dell'arresto con gioia. "Entrambe hanno ringraziato le forze dell'ordine e me. Fortunatamente oggi non ci ritroviamo a raccontare l'ennesima brutta storia – ha sottolineato l'avvocata -. La seconda vittima di quest'uomo mi ha raccontato proprio il giorno prima dell'arresto di aver fatto in incubo in cui Marcelli la aggrediva sotto casa".

Una situazione tesissima che per fortuna sembra essersi finalmente conclusa nel migliore dei modi anche per il bimbo di una delle due donne, figlio dello stesso Marcelli. Secondo quanto raccontato anche dalla legale Fabbri, per quasi un mese il bambino non ha potuto recarsi tutti i giorni a scuola. Il timore delle forze dell'ordine era infatti che il 49enne fosse evaso per vendicarsi e per rapire il minore. Per questo motivo, con la madre ha dovuto restare per un altro mese nella struttura protetta dove la donna si era rifugiata dopo aver denunciato l'ex. Ora però l'incubo è finito e il bambino, insieme a sua madre, potrà passare un Natale sereno. "Marcelli ha cercato di fuggire anche dopo l'arrivo delle forze dell'ordine nel casolare dove si trovava – ha spiegato l'avvocata -. Per fortuna non ci è riuscito e adesso si trova in carcere. Quello che è certo è che tre donne sono state messe in salvo da una persona imprevedibile e pericolosa".

La dinamica dell'arresto in un casolare in Umbria

L'uomo era fuggito da Pesaro ed è stato bloccato in Umbria: stando a quanto reso noto, l'uomo era fuggito a bordo di un fuoristrada che si era procurato prima di allontanarsi dall'abitazione della madre circa un mese fa.

Dopo una serie di complesse indagini sul territorio, l'uomo è stato rintracciato in un casolare di campagna tra le frazioni Cugiano e Pieve di Compresseto, nel Comune di Gualdo Tadino (Perugia). Dopo aver ristretto il cerchio delle ricerche, i Carabinieri di Pesaro, con la collaborazione di quelli di Gubbio, hanno fatto irruzione nel casolare per fermare Marcelli, che ha tentato per la seconda volta la fuga nascondendosi in una tenda mimetica allestita nei campi retrostanti il casolare. L'auto usata per la fuga era chiusa nel granaio accanto al casolare.

Una volta fermato, all'uomo sono stati notificati il decreto di latitanza e l'ordinanza di custodia cautelare in carcere; poi è stato trasferito presso il carcere di Perugia, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Si indaga, invece, sulle ulteriori responsabilità di chi ne ha favorito la latitanza. Marcelli, condannato nel 2016 a 4 mesi di carcere per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate ai danni della convivente, deve espiare la pena di 4 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni commessi nel 2021 nei confronti della nuova compagna. Il 49enne attende inoltre la sentenza definitiva relativa a una condanna a 6 anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti di una terza donna con cui aveva convissuto.

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