Federico Lugato, 250 volontari lo stanno cercando in montagna: “Dobbiamo trovarlo ad ogni costo”
Partono a decine le squadre di volontari. Ognuno di loro ha in mano una cartina e un settore che il centro di comando dei Vigili del Fuoco gli ha fornito da controllare, palmo a palmo, per trovare Federico Lugato. Alcuni di loro sono amici, altri semplici abitanti del posto, o ancora persone che nemmeno conoscevano Federico, ma sono passati per dare una mano.
Dal coordinamento dei volontari civili, Roberta De Salvador fa sapere che in questi giorni, le famiglie di Elena e Federico, "hanno avuto un sollievo al cuore nel vedere così tanti volontari disposti a salire e scendere la montagna per giornate intere alla ricerca di Federico". Sarebbero oltre 250 secondo la stima del coordinamento, i civili che da Mestre, Belluno, Milano hanno raggiunto Val Zoldana per aiutare la macchina dei soccorsi.
Nella giornata di sabato 4 settembre, c'erano all'incirca 50 Vigli del Fuoco, e tra Guardia di Finanza, Polizia, Croce Rossa, Protezione Civile, Soccorso Alpino, altrettanti volontari tra valli e campo base sorto per comodità al campo sportivo di Pralongo, a 150 metri da dove Federico ha lasciato la sua macchina.
L'eccellenza della tecnologia alla ricerca di Federico, ma anche il miglior fiuto d'Italia. Tra droni e unità cinofile di élite, tutto sembra ancora in ballo. "La speranza è l'ultima a morire", dice qualche volontario, qualcun altro invece è più pessimista e si aspetta il peggio dopo nove giorni dalla sparizione. Ma tutti assieme sono una macchina di ricerca che gli abitanti del posto non avevano mai visto prima.
"Bisogna trovarlo in un modo o nell'altro", spiega Roberta De Salvador, "la compagna di Federico sta bene ma sta veramente soffrendo molto per quello che gli sta accadendo e per queste giornate concitatissime".