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Dengue, nuova circolare del Ministero. Pregliasco: “Nessun allarmismo, ma teniamo alta la guardia”

Il professor Pregliasco commenta la nuova circolare diramata ieri dal Ministero della Salute sulla diffusione della febbre dengue: “Un documento di buon senso. La situazione non è di allarme, ma il rischio potenziale oggettivamente c’è. Ed è bene attrezzarsi di conseguenza”.
Intervista a Prof. Fabrizio Pregliasco
Virologo e direttore Sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi/Sant'Ambrogio
A cura di Davide Falcioni
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"Nessun allarmismo, ma occorre tenere alta la guardia ed affrontare il problema dengue con responsabilità da parte di tutti: cittadini e istituzioni". A dirlo a Fanpage.it il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore Sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi/Sant'Ambrogio all'indomani della circolare diffusa dal Direttore Generale del Ministero della Salute, Francesco Vaia. Le autorità sanitarie hanno ricevuto l'indicazione di potenziare la sorveglianza, implementare le bonifiche formare il personale sanitario, fornendo anche indicazioni anche ai cittadini.

In vista dell'inizio della stagione calda, quando si intensificherà la diffusione di zanzare responsabili della trasmissione della dengue, la nuova circolare del Ministero della Salute indica che si dovranno predisporre, previa programmazione, misure locali di monitoraggio e di contrasto dei vettori. Andranno individuati tutti i potenziali siti a rischio di introduzione di nuove specie di zanzare invasive e si dovrà provvedere ad una corretta comunicazione che aumenti la consapevolezza del rischio dengue in ambito pubblico.

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Le nuove indicazioni sono state fornite alle Regioni alla luce dell'aumento dei casi al momento particolarmente grave nelle Regioni delle Americhe, in vista dell'avvicinarsi della stagione di maggiore circolazione della zanzara tigre. "Quella diffusa dal Ministero è una circolare di assoluto buon senso che sottolinea come evitare la diffusione della febbre dengue in Italia sia responsabilità di tutti. Il rischio, semmai, è che come spesso accade diventi responsabilità di nessuno", commenta il professor Pregliasco, spiegando che "dobbiamo evitare il più possibile che la zanzara Aedes albopictus arrivi in Italia, perché si tratta della specie più capace di diffondere la malattia: vanno quindi attentamente controllate navi e aerei. Dobbiamo anche tenere sotto controllo la zanzara tigre, che non è una specie domestica ma si è diffusa molto negli ultimi anni perché ha una capacità di riprodursi importante. Per fare ciò va potenziata e migliorata l'attività di disinfestazione da parte dei comuni".

Insomma, il compito di evitare la diffusione della febbre dengue spetta innanzitutto alle autorità sanitarie, tuttavia anche i cittadini comuni possono fare la loro parte. Secondo il professor Pregliasco, in particolare, "bisogna evitare di lasciare fonti d'acqua stagnante in balcone, perché costituiscono veri e propri autogrill per le zanzare. Aumentiamo anche la sorveglianza nelle palestre e piscine oltre che in tutti i luoghi nei quali cercheremo un po' di refrigerio la prossima estate, come fiumi e laghi. La situazione non è di allarme, ma il rischio potenziale oggettivamente c'è. Ed è bene attrezzarsi di conseguenza".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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