Fauci dice che la pandemia non è ancora finita: “Il virus non è scomparso, non l’abbiamo eliminato”

È ancora presto per cantare vittoria contro il Covid-19. A quasi tre anni e mezzo dallo scoppio della pandemia, che ha causato in tutto il mondo almeno 6,4 milioni di morti, l'immunologo Anthony Fauci – intervenuto all'Accademia dei Lincei – ha dichiarato all'ANSA: "Oggi la situazione è molto molto migliore di quanto non fosse due anni fa ma il virus non è scomparso, non l'abbiamo eradicato e non lo abbiamo eliminato". Insomma, "il virus SarsCov2 è ancora qui e la gente continua a contagiarsi. Alcuni sono molto vulnerabili, ma abbiamo un controllo molto molto migliore" e "non dobbiamo dimenticare di fare il richiamo del vaccino a settembre-ottobre", anche nella formula combinata contro Covid-19 e influenza.
"Non è finita finché non è finita", ha detto Fauci in seguito, nella corso di una conferenza dedicata agli insegnamenti da trarre dall'emergenza sanitaria globale. Per poter dire che una pandemia si è conclusa, ha aggiunto l'immunologo, "occorre che la sua causa sia eliminata ed eradicata", vale a dire che il numero di casi sia ridotto a zero.
"Questo – ha aggiunto l’immunologo – è già accaduto con altre malattie, come il vaiolo: si è giunti a un punto in cui non c’erano più serbatoi animali, il fenotipo del virus era stabile", ossia il patrimonio genetico non subiva mutazioni e non comparivano nuove varianti, e inoltre "c'era stata una campagna globale di vaccinazioni e il vaccino era in grado di dare un’immunità duratura, anche di decenni".
Non è questo il caso della pandemia di Covid, ha aggiunto Fauci. Il virus SarsCov2 potrebbe infatti avere ancora dei serbatoi animali che potrebbero alimentarne la diffusione. Come se non bastasse continuano a comparire continuamente nuove varianti, "non c’è un’accettazione del vaccino a livello globale e il vaccino è in grado di offrire una durata limitata dell’immunità".