“Fate buon viaggio Vincenzo e Alessia”, il dolore nelle scuole dei ragazzi uccisi dallo zio a Licata
Fiori, disegni, frasi, striscioni ma soprattutto tanto dolore e il ricordo commosso di due fratelli dolci, solari e pieni di vita. Nelle scuole di Vincenzo e Alessia Tardino, le due vittime più giovani della strage di Licata, oggi è stato il giorno della memoria. È il giorno per ricordare i due ragazzi – Vincenzo aveva 11 anni e frequentava la seconda media dell'istituto comprensivo Marconi, la sorella 15enne Alessia era una studentessa del liceo classico Linares – che lo zio Angelo Tardino ha ucciso dopo aver già ammazzato i genitori Diego e Alessandra.
Angelo e Diego Tardino litigavano spesso per la suddivisione della "roba" di famiglia, centinaia e centinaia di ettari di terreno, e quelle liti si sono trasformate in una strage ieri mattina. La tragedia si è consumata nell'abitazione di contrada Safarello, aperta campagna di Licata, nell'Agrigentino. Sull'uscio di casa Angelo Tardino ha prima ucciso il fratello minore Diego, poi avrebbe cercato stanza per stanza la cognata e i nipotini. Dopo aver ucciso tutti, l’assassino si è messo in macchina e dopo non molto, quando i carabinieri lo avevano ormai rintracciato, si è sparato.
“La nostra giornata della memoria…in ricordo di Vincenzo e Alessia”, si legge sulla pagina Facebook dell’istituto comprensivo Marconi. Decine gli striscioni che i compagni di Vincenzo hanno realizzato e lasciato sui cancelli della scuola, poi ci sono i messaggi sulla lavagna – col nome del ragazzino in un cuore – i fiori e un palloncino sul suo banco vuoto.
“Il nostro Istituto si unisce, oggi, nel dolore e nel ricordo, di un alunno dolcissimo, pieno di vita, di amore per lo studio, di entusiasmo e bontà. Vola in alto Vincenzo insieme alla tua meravigliosa sorella…lasci un grande senso di vuoto e impotenza nei nostri cuori”, è il ricordo della scuola.
Fiori e lacrime anche nel liceo di Alessia: “Tra le giovani e innocenti vittime anche una solare e splendida studentessa del nostro istituto – il messaggio lasciato poche ore dopo la strage su Facebook – Non ci sono parole per esprimere quanto grande sia il dolore e quanto profondo il buio che sentiamo nei nostri cuori”. “Ciao Alessia, sorridi come solo tu sapevi fare”, si legge sul bigliettino accanto a un mazzo di fiori per lei. “Fate buon viaggio”, un altro dei tanti messaggi lasciato su un cartellone con le foto delle giovani vittime.
"Alessia era una ragazza solare, brillante e dolcissima" le parole della preside del classico Linares, Ileana Tardino. Tiziana Alesci, insegnante di Vincenzo, ha invece ricordato l’undicenne come un bambino allegro, generoso, e pieno di voglia di vivere e di studiare: "Vincenzo era un bimbo tranquillo – così la professoressa – Anche la mamma Alessandra, era una ragazza sempre presente nell’attività della scuola. Curava tantissimo Vincenzo, anche quando abbiamo avuto a scuola la sorella. Una famiglia molto presente".