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Covid 19

Fase due, si può usare anche la vecchia autocertificazione: come aggiornare il modello

Per la fase due, quella avviata lunedì 4 maggio, i cittadini devono fornire un’autocertificazione nel momento in cui vengono sottoposti a un controllo per strada. La nuova autocertificazione è stata pubblicata dal Viminale, che ha però specificato che è possibile utilizzare anche il vecchio modulo: per farlo è necessario solamente adeguare il modello, barrando alcune voci. Vediamo quali e come fare.
A cura di Stefano Rizzuti
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Per la fase due e la ripartenza, i cittadini italiani devono ricorrere all’utilizzo di una nuova autocertificazione, messa a disposizione del Viminale sul suo sito. Ma è possibile anche riciclare le vecchie autocertificazioni, semplicemente barrando alcune voci. Chi ha già stampato il precedente modello, quindi, non deve cambiarlo e non deve, quindi, buttarlo, evitando così anche che venga sprecata carta. Sarà sufficiente barrare le voci ritenute non più attuali in seguito all’entrata in vigore delle nuove regole previste dal dpcm firmato il 26 aprile. Inoltre, ricorda ancora il ministero dell’Interno, anche gli operatori di polizia che effettuano i controlli per strada sono in possesso dell’autodichiarazione e il modello si può quindi compilare al momento del controllo. Qui, comunque, è possibile scaricare e compilare il nuovo modulo per l’autocertificazione degli spostamenti.

Cosa rimane uguale nel nuovo modulo

La prima parte del modello non cambia con la nuova autocertificazione: rimane invariata tutta la parte sui dati personali, così come quella in cui si dichiara di non essere positivi al Covid-19 e di non essere sottoposti alla quarantena. Ancora, nessuna variazione nella parte in cui si deve indicare da dove è iniziato lo spostamento e qual è la destinazione. Così come la parte relativa alla conoscenza delle limitazioni agli spostamenti previsti a livello nazionale e regionale, soprattutto nel caso in cui si vada da una Regione all’altra. Uguale, infine, la parte in cui si deve spiegare quale sia il motivo che giustifica lo spostamento.

Cosa bisogna barrare nel vecchio modello

A cambiare, rispetto al modulo precedente, è solamente la parte finale, quella riguardante la voce “lo spostamento è determinato da”. Qui sono quattro le possibili risposte da utilizzare per i cittadini. La prima sono le “comprovate esigenze lavorative”: questa rimane invariata. La seconda voce è quell’assoluta urgenza: prima era indicato il “trasferimento da comune diverso”, che ora va barrato (come si vede nell’immagine qui in basso). Cambia anche la voce relativa alla situazione di necessità: va cancellata la parte relativa agli spostamenti nello stesso comune o effettuati per la brevità delle distanze da percorrere. Invariata, invece, la quarta voce, quella relativa ai motivi di salute. Infine, nelle note finali, dove si dovrebbe specificare con una dichiarazione quale sia nello specifico il motivo dello spostamento, bisogna barrare la parte finale in cui si riportano informazioni come “lavoro presso”, “devo effettuare una visita medica”, “urgente assistenza a congiunti” e altre.

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