Fase due, come potrebbe cambiare l’autocertificazione: dal 4 maggio solo per alcuni spostamenti
Dal 4 maggio partirà la ripresa graduale delle attività produttive italiane. La cosiddetta fase due dell’emergenza Coronavirus cambierà nuovamente le abitudini degli italiani. Con novità sulle limitazioni agli spostamenti e, di conseguenza, un probabile cambiamento del sistema dell’autocertificazione. Nulla di certo, per il momento, ma una direzione che il governo sembra voler seguire. Abolendo l’autocertificazione per gli spostamenti all’interno dello stesso Comune e rendendola necessaria per quella in diverse Regioni, se non anche in diversi comuni. Dal 4 maggio, quindi, cambierà il sistema di autocertificazione, che potrebbe non essere più necessario per uscire di casa.
Quando serviranno le autocertificazioni
Le autocertificazioni verrano utilizzate per gli spostamenti al di fuori della propria Regione. Che, ricordiamo, non verranno permessi, almeno in un primo momento. Il governo, infatti, vuole impedire che i cittadini escano dalla propria Regione, se non per motivi di assoluta necessità o per esigenze lavorative (da certificare attraverso il modulo, appunto). L’obiettivo è evitare gli spostamenti tra territori in cui la situazione epidemiologica è ancora molto diversa. E in questi casi servirà quindi l’autocertificazione. Si potrebbe pensare a una deroga anche per chi ha una seconda casa al di fuori dalla propria Regione di residenza.
Come cambiano le limitazioni agli spostamenti
Secondo quanto riporta la Stampa, l’autocertificazione servirà non solo per gli spostamenti tra Regioni diverse, ma anche tra Comuni diversi. Inoltre, lo stesso giornale torinese riporta la possibilità che vengano limitati più a lungo gli spostamenti degli over 70: gli anziani forse potranno uscire solamente in una fascia oraria ristretta, quella che va dalle 10:30 alle 18, per evitare che mettano piede fuori casa negli orari di maggior affollamento causati dall’apertura di aziende e uffici. In generale, saranno consentiti altri spostamenti finora non permessi: per esempio è il caso dei runner, che potranno correre anche lontano da casa, purché siano soli. Si potrà, ancora, andare a trovare i familiari in altri quartieri o in altre città della stessa Regione. Tutti movimenti e spostamenti che dovrebbero richiedere, però, l’utilizzo della mascherina.