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Farmaci: cresce il consumo degli antidepressivi

Nel 2012 ogni italiano ha acquistato mediamente 30 confezioni di farmaci presso le farmacie pubbliche e private, per un totale di oltre 1,8 miliardi di confezioni.
A cura di D. F.
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Secondo uno studio realizzato dall'Osservatorio sull’impiego dei medicinali (OsMed) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nel 2012 ogni italiano ha acquistato mediamente 30 confezioni di farmaci presso le farmacie pubbliche e private, per un totale di oltre 1,8 miliardi di confezioni. Un dato in lieve riduzione (-0,4%) rispetto all’anno precedente. Al primo posto nei consumi ci sono i medicinali cardiovascolari, con una spesa complessiva di 4.350 milioni di euro. Al secondo posto per consumo (e per spesa) si collocano i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, quindi è la volta dei farmaci del sangue e organi emopoietici, dei farmaci per il sistema nervoso centrale e dei farmaci dell’apparato respiratorio.

Aumenta il consumo di antidepressivi, che ormai rappresentano una delle voci principali della spesa farmaceutica pubblica del nostro Paese, dal momento che l’uso di questi farmaci è cresciuto costantemente nell’arco degli ultimi 8 anni (+4,5% nel 2012 rispetto al 2004). Statisticamente la presenza di depressione è più alta nelle donne rispetto agli uomini e cresce all’aumentare dell’età: in linea generale le donne mostrano una prevalenza d’uso più alta per i farmaci del Sistema nervoso centrale, che inizia ad aumentare in maniera costante a partire dalla fascia di età compresa tra i 35-44 anni, in cui le donne assumono in media 44 dosi di farmaco ogni mille abitanti contro le 37 degli uomini. Inoltre le donne consumano più farmaci antitumorali, con un numero sempre maggiore di prescrizioni per il cancro alla mammella per maggiore frequenza della patologia e migliore capacità di diagnosi in stadi precoci.

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