Farefuturo chiude i battenti, Fli perde il proprio organo di stampa

Farefuturo Web Magazine chiude per mancanza di fondi, il periodico di informazione online orientato sulle politiche di Gianfranco Fini e di Fli non ha più soldi per mantenere l'attività, che negli ultimi mesi è stata frenetica e molto incisiva. Un duro colpo per la formazione politica di Fini, che perde pezzi e parlamentari ogni giorno che passa. Fli al Senato conta ormai di pochi membri, stesso destino sembra per seguire anche alla Camera, inoltre il Secolo d'Italia ha da poco un nuovo cda ostile alle pulsioni riformiste del presidente della Camera. Lo storico organo di stampa dell'estrema destra italiana, infatti, non si rivolge più agli ex-An ma agli attuali Pdl.

Filippo Rossi, direttore di Farefuturo Web Magazine, ne dà l'annuncio su Facebook: “Da oggi Ffwebmagazine cessa di esistere. Si tratta di una decisione presa da Farefuturo per ragioni economiche. Ma la mia (e la nostra) battaglia culturale e politica continua, con nuove (e ancora migliori) iniziative…”

Sulla homepage del sito si legge della decisione di cessare le pubblicazioni. L'editore conferma che i problemi per Farefuturo Web Magazine sono economici e non politici. La voce delle posizioni di Fli è stata negli ultimi mesi la più dura contro gli scandali che hanno coinvolto il presidente del Consiglio, Silvio Belrusconi. Reprimende sullo scandalo Ruby, nette prese di posizione contro il processo breve e – incredibilmente – aperture all'immigrazione.

“La società editrice ha dovuto prendere atto della assoluta impossibilità a continuare l’attività giornalistica per l’insufficienza delle risorse a sua disposizione. Quando cominciammo, nel gennaio 2009, ci eravamo proposti l’obiettivo dell’autonomia finanziaria entro un anno. Purtroppo, così non è avvenuto. Gli introiti pubblicitari si sono progressivamente ridotti, rendendo oltremodo problematica la copertura dei costi redazionali e di gestione del sito. Da qui la decisione, difficile e dolorosa, di sospendere l’attività. Farefuturo prosegue la sua attività con gli strumenti classici di una fondazione di cultura politica: seminari, corsi di formazione, convegni e pubblicazioni”.