Fanpage.it vince il premio giornalistico “Alessandra Bisceglia” per la comunicazione sociale
In occasione della premiazione per la VII edizione del concorso giornalistico "Alessandra Bisceglia", tenutasi nella giornata di ieri 26 settembre a Roma, Fanpage.it ha ricevuto un riconoscimento speciale per il lavoro svolto. Il Premio, organizzato dalla Fondazione Alessandra Bisceglia ViVa Ale e dall'Università LUMSA di Roma, è dedicato ad Alessandra Bisceglia, la giornalista lucana scomparsa a 27 anni il 3 settembre 2008 per una patologia rarissima legata ad una malformazione vascolare.
Il fine del concorso è quello di promuovere "la diffusione e lo sviluppo di una cultura della solidarietà e dell’integrazione delle persone diversamente abili, per sostenere la comunicazione sociale e l’informazione sulle malattie rare, con particolare attenzione all’equità nell’accesso alla cura", tutto questo attraverso un'informazione corretta nel campo delle malattie rare.
Nel certificato del riconoscimento speciale assegnato a Fanpage.it si leggono le parole di Andrea Garibaldi, presidente della giuria del Premio:
Da molti anni, diversi giornalisti della testata napoletana online partecipano al Premio, con ripetuti successi e premi. Segno di un'attenzione costante e preziosa, per i temi che sono alla base del concorso: le malattie rare, la disabilità, le battaglie contro l'emarginazione di chi è in difficoltà e ha bisogno di aiuto, la forza delle persone e dei loro cari. Tutto questo realizzato con una professionalità di alto livello nel campo del giornalismo online e una padronanza dell'integrazione fra testi, immagini e suoni, che fanno di Fanpage una eccellenza non solo italiana nel campo più innovativo dell'informazione.
La testata ha ricevuto un altro riconoscimento: Giuseppe Facchini, collaboratore di Fanpage.it, ha vinto il primo premio nella sezione "servizi, articoli, podcast e multimediali sul web" con il suo servizio su Gian Matteo Ramini, un ragazzo bolognese che, dopo essere finito in coma per quasi due mesi, ha ripreso a fare sport, per poi arrivare a vincere la medaglia d'argento ai mondiali di Paraclimbing.