Fano, nonna 80enne assolda due guardie del corpo per difendersi dal nipote bullo
Un nipote bullo la perseguitava, così una donna ottantenne di Fano, provincia di Pesaro e Urbino, ha deciso di assoldare due guardie del corpo per proteggerla. L'anziana ha raccontato di aver subito insulti, botte, angherie e minacce di morte a causa del nipote trentenne.
La vicenda è finita sul tavolo del pm Giovanni Narbone della Procura di Pesaro, che ha contestato al nipote l’accusa di maltrattamenti in famiglia e chiesto e ottenuto dal gip Lorena Mussoni la misura del divieto di avvicinamento alla casa della nonna. Il trentenne ha negato gli addebiti e durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Giacomo Gasparini ha raccontato di non aver "mai voluto fare del male" alla nonna.
Secondo la donna, però, il nipote, oltre a picchiarla e insultarla, si comportava come un padrone nella sua casa con giardino in zona mare: occupava il garage con la sua moto e lasciava i due pitbull liberi di scorrazzare, rischiando di nuocere alla donna, che si muove solo con il deambulatore. Davanti alle suppliche di non portare i cani vicino a lei, il nipote rispondeva con offese, minacce e frasi tipo: "Vecchia ancora non sei morta, cosa aspetti a lasciarmi la casa. Se non muori da sola, ti faccio ammazzare da un albanese". Tra l'altro, in un'occasione dalle parole si sarebbe passati ai fatti: il trentenne avrebbe provocato un'ecchimosi alla nonna, che è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso.
Da qui la decisione della vittima: chiedere la protezione di due guardie del corpo che la difendessero dalle angherie del nipote. I due bodyguard sono stati "in servizio" fino a qualche giorno fa, quando l'anziana ha finalmente deciso di rivolgersi ai carabinieri di Fano.