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Fano, morta di parto a 24 anni: dodici indagati tra medici e ostetriche

Carmen Zazzaro è morta la notte tra il 9 e il 10 agosto. Si era presentata in ospedale per partorire, ma il bambino che portava in grembo era già deceduto. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha disposto l’invio di una task force di ispettori. Il marito: “Sono stato dai carabinieri ed ho sporto denuncia per omicidio colposo, ritengo che quello che è successo sia assurdo”.
A cura di C. T.
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Ci sono dodici indagati per la morte di Carmen Zazzaro, la donna di ventiquattro anni morta di parto all'ospedale di Fano, nelle marche. Si tratta di tre ginecologi, quattro anestesisti e cinque ostetriche. La Procura della Repubblica di Pesaro ha aperto un’indagine per omicidio colposo, mentre il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha disposto l’invio al Santa Croce di una task force di ispettori.

Il bambino che la ventiquattrenne portava in grembo era già morto al momento dell'arrivo in ospedale, dove la donna si era presentata alla trentanovesima settimana pronta per partorire. Resisi conto di ciò, i medici del reparto di Ostetricia hanno deciso di iniziare le procedure per "l'induzione dell'uscita del feto per vie naturali". Carmen è stata quindi ricoverata, ed è il iniziato il procedimento. Poi, intorno all'1 e 45, qualcosa è andato storto. Come spiegato in una nota degli Ospedali Riuniti Marche Nord "in presenza dell’anestesista di turno, intervenuto perché la paziente lamentava un aumento di dolori del travaglio, la donna ha improvvisamente perso conoscenza". L'intervento di rianimazione, durato oltre un'ora e compiuto dal medico di guardia e dall’ostetrica, non ha impedito il decesso della donna. La direzione Marche Nord ha fatto sapere di aver istituito una commissione interna di esperti per "analizzare dettagliatamente l’accaduto e fornire tutte le risposte alle inevitabili domande che un evento così raro ed imprevedibile possono porre".

"Carmen non si sentiva bene, accusava stanchezza e dolori, così il 24 luglio ci siamo recati all’ospedale di Senigallia dove dopo una visita hanno riscontrato che tutto fosse regolare, a parte un’anemia per cui le avevano prescritto una terapia", ha raccontato il marito della ventiquattrenne. Poi, la mattina del 9 agosto l'arrivo in ospedale, dove la donna "è stata sottoposta ad accertamenti ed è stato in quel momento che ci hanno comunicato che nostro figlio era morto, il bambino non aveva più il battito. Mia moglie è stata ricoverata, gli sono stati somministrati farmaci per indurre il parto ed antidolorifici, i medici hanno deciso di procedere senza il cesareo e nell’eventualità effettuare un parto cesareo in mattinata, ma si è spenta prima, sotto i miei occhi". All'uomo hanno spiegato che la moglie è morta "per un enfisema polmonare. Sono stato dai carabinieri ed ho sporto denuncia per omicidio colposo, ritengo che quello che è successo sia assurdo".

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