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Falso Xanax prodotto in Cina: maxi sequestro dell’ansiolitico in Svizzera

La dogana svizzera ha sequestrato all’aeroporto di Zurigo uno stock di medicinali contraffatti contenente un milione di false compresse del noto ansiolitico. Fabbricate in Cina, dovevano raggiungere l’Egitto.
A cura di Susanna Picone
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Maxi sequestro in Svizzera di un milione di compresse di falso Xanax, il noto farmaco ansiolitico prodotto dall’azienda Pfizer, che venivano dalla Cina ed erano destinate all’Egitto. La dogana svizzera ha fermato il carico di medicinali contraffatti all’aeroporto di Zurigo e le analisi effettuate dai laboratori dell’autorità di controllo hanno evidenziato che le compresse sequestrate non contenevano alcun principio attivo. L’autorità di controllo dei medicinali svizzera, la Swissmedic, ha dunque allertato le autorità internazionali e ha ordinato la distruzione del lotto di farmaci. I flaconi di Xanax sequestrati erano da 0.50 milligrammi ciascuno, per un valore complessivo di 220mila euro.

Problema dei farmaci contraffatti – Con il maxi sequestro di Xanax in Svizzera si torna a parlare del problema dei farmaci contraffatti, medicinali “taroccati” prodotti nella maggior parte dei casi proprio in Cina e nei Paesi asiatici. Secondo l’autorità regolatoria Food and Drug Administration statunitense più del 10% del mercato farmaceutico mondiale è soggetto a contraffazione. Se nei paesi industrializzatila percentuale per farmaci contraffatti è dell'1%, in molti Paesi dell'Africa e dell'Asia si raggiungono punte del 20-30%. Il Center for Medicine in the Public Interest ha stimato che la vendita di farmaci falsi è aumentata del 90% tra il 2005 e il 2010, attestandosi a 55 miliardi di euro. Si tratta di un’attività, danno sapere, tra 10 e 25 volte più redditizia rispetto al traffico di droga.

Il rischio in Italia – Ha parlato del problema farmaci contraffatti anche Domenico Di Giorgio, direttore dell’Unità anticontraffazione dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa: “La Cina e in genere i Paesi asiatici sono le maggiori ‘fonti' di farmaci contraffatti, ma si tratta di un fenomeno sommerso e non si hanno stime precise”. In molti casi, secondo quanto ha affermato, non sono necessarie tecnologie particolarmente sofisticate per la produzione di farmaci falsi. Per quanto riguarda il rischio in Italia questo fenomeno appare pressoché inesistente, secondo quanto di recente ha sottolineato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

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