Faenza, cadono dalla gru mentre stanno lavorando: ferito gravemente 18enne in stage
Tragico incidente sul lavoro a Faenza, in Emilia Romagna. Nella giornata di giovedì 21 dicembre, due elettricisti in servizio alla Turchi Impianti Elettrici, sono caduti da un cestello sospeso, attaccato a una gru, da circa 10 metri d'altezza. Stando a una prima ricostruzione, all'improvviso il braccio meccanico che sosteneva il cestello in cui erano presenti i due elettricisti avrebbe ceduto, per ragioni ancora al vaglio degli inquirenti. L'incidente è accaduto all'interno dello stabilimento della Sue.Co dove i due uomini stavano lavorando. L'uomo di 45 anni è morto sul colpo, i sanitari giunti sul posto non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. L'altro elettricista, invece, un diciottenne di origini albanesi da tempo residente a Faenza, è gravemente ferito e ha riportato varie lesioni e fratture alle gambe. Ricoverato all'Ospedale Bufalini di Cesena, il ragazzo non risulta essere in pericolo di vita.
Il diciottenne era presente in azienda in quanto studente lavoratore e stava svolgendo un tirocinio professionalizzante nell'ambito del programma "alternanza scuola-lavoro". L'alternanza scuola-lavoro negli ultimi mesi è ripetutamente finita al centro delle proteste degli studenti, che da tempo lamentano una serie problematiche e lacune: molto spesso, infatti, questi tirocini si sono di fatto trasformati in veri e propri lavori senza retribuzione e senza un'adeguata ed effettiva formazione professionale. Quello di Faenza è il secondo grave incidente occorso a uno studente in alternanza scuola lavoro: già a La Spezia, pochi mesi fa, un altro ragazzo rimase gravemente ferito a causa del ribaltamento del muletto che stava guidando all'interno del capannone aziendale, operazione che stava portando avanti seppur privo della necessaria patente.
"Ci chiediamo come sia possibile continuare a promuovere l'eccellenza e l'innovazione di strumenti come l'alternanza scuola-lavoro quando gli stessi luoghi di lavoro sono perennemente a rischio e le tutele sulla sicurezza sono insufficienti. Nessuno deve più rischiare la vita", ha commentato l'Unione degli Studenti. La procura di Ravenna indagherà sulla vicenda ascoltando testimoni e acquisendo tutta la documentazione necessaria. Non si escludono accertamenti sulla scuola.