Fabio, vittima dell’alluvione in Emilia Romagna. La moglie: “L’ho trovato in acqua, pensavo fosse vivo”
"L’ho trovato a testa in su, bianco, nell’acqua…Ho cominciato a urlare, sono arrivati i vicini, i suoi colleghi. Loro hanno capito subito, io no, credevo fosse ancora vivo…". È davvero angosciosa la testimonianza di Sara, 43 anni, moglie di Fabio Scheda, una delle 14 vittime dell'alluvione in Emilia Romagna.
Residente nella frazione di Idice, a San Lazzaro di Savena (Bologna), sarebbe caduto nel pozzo adiacente alla sua abitazione e annegato mentre con una pompa cercava di svuotare dall'acqua il proprio garage allagato durante l'alluvione.
"Voleva mettersi avanti perché Fabio era così – racconta al Resto del Carlino un vicino di casa ancora visibilmente scosso –. Era una di quelle persone sempre a disposizione di tutti e che se ha un problema trova il modo di risolverlo".
L’uomo viveva in una casa per la quale non era stata prevista nessuna evacuazione.
"Un dramma per la nostra comunità, un dolore indicibile per i suoi cari – le parole del sindaca di San Lazzaro, Isabella Conti – siamo sconcertati e addolorati, ci stringiamo alla famiglia. Vi prego, non smetterò di ripeterlo, restate in casa. Non si può morire così".
Fabio era molto conosciuto a San Lazzaro. Si occupava di arredamento e design: aveva un’azienda per la produzione e vendita on line di articoli per la casa e mobili. Dal matrimonio con Sara era nato un bambino.
Un ragazzo attivo anche nella collaborazione con l’amministrazione pubblica, nei gruppi di vicinato, sempre molto collaborativo – ricorda il sindaco Conti – una persona che aveva sempre voglia di fare e di dare un contributo alla comunità. È davvero un grande dolore".