video suggerito
video suggerito

Fabiana Chiarappa, in un video don Nicola fermo alla stazione di servizio. “Controllava i danni al parafango”

Le immagini di un video girato da una telecamera della zona mostrerebbero don Nicola D’Onghia mentre controlla il parafango della sua Fiat Bravo pochi minuti dopo l’orario in cui si è verificato l’incidente.
A cura di Davide Falcioni
603 CONDIVISIONI
Immagine

Un filmato, ripreso dalle telecamere di sorveglianza di una stazione di servizio, potrebbe rivelarsi decisivo per fare luce sulla morte di Fabiana Chiarappa, la 32enne soccorritrice del 118 investita mortalmente la sera del 2 aprile lungo la strada provinciale tra Turi e Putignano. Le immagini mostrerebbero don Nicola D’Onghia, prete della cittadina e attualmente indagato per omicidio stradale e omissione di soccorso, mentre controlla il parafango della sua Fiat Bravo pochi minuti dopo l’orario in cui si è verificato l’incidente.

Secondo una prima ricostruzione, il sacerdote, 54 anni, si sarebbe fermato alla stazione di servizio attorno alle 20:30, a poche centinaia di metri dal punto in cui Fabiana avrebbe perso il controllo della sua moto prima di essere travolta da almeno un’auto. "Pensavo di aver preso una pietra", avrebbe riferito don Nicola agli inquirenti.

Il sacerdote: "Non mi sono accorto di nulla"

Docente della Facoltà Teologica Pugliese, il parroco ha dichiarato di aver appreso della tragedia solo il giorno seguente, attraverso i giornali. Solo allora avrebbe contattato il proprio avvocato e si sarebbe presentato spontaneamente ai carabinieri, ammettendo di essere transitato nella zona proprio nell’orario dell’incidente.

I suoi legali, Federico Straziota e Vita Mansueto, invitano alla cautela: "È prematuro parlare di pirata della strada. La dinamica non è ancora chiara e le indagini sono in corso. Il nostro assistito non sapeva di aver investito qualcuno: era buio, la zona è poco illuminata". Nel frattempo, la Procura di Bari ha disposto una consulenza tecnica per accertare le cause esatte dell'incidente. Moto e auto sono state sequestrate, mentre si attendono i risultati dell’autopsia e degli esami istologici sul corpo della giovane vittima. Solo così sarà possibile capire se Fabiana sia morta nell’impatto contro il muretto o successivamente, dopo essere stata investita.

Chi era Fabiana Chiarappa

Originaria di Cellamare, Fabiana Chiarappa lavorava come soccorritrice del 118 presso la postazione di Turi. Una professione che aveva abbracciato dopo anni di volontariato, spinta da un’autentica vocazione per l’aiuto al prossimo. Oltre alla divisa, Fabiana indossava anche la maglia della Bears Rugby Capurso, squadra in cui aveva trovato una seconda famiglia e con cui condivideva i valori di lealtà, forza e spirito di squadra.

Chi la conosceva la descrive come una ragazza solare, sempre pronta a donare un sorriso e a mettersi a disposizione degli altri. Commozione e dolore nelle parole dei Volontari del Soccorso della Protezione Civile di Cellamare, che le hanno dedicato un messaggio commovente: “In questa immagine ci sono le tue due più grandi passioni: il rugby e il soccorso. Ci mancherai, Fabiana”.

603 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views