Fa ingerire alla zia invalida cibi solidi per ucciderla e godere dell’eredità: arrestata
Avrebbe causato la morte di Maria Basso, sua prozia 80enne, somministrandole cibo che non avrebbe potuto mangiare. La donna, infatti, avrebbe dovuto ingerire solo omogeneizzati, ma la pronipote le avrebbe somministrato altro facendo poi ricondurre la morte della donna a cause naturali. Il tutto per beneficiare dell'eredità.
È questa l'accusa contestata dalla Procura di Catania alla pronipote della vittima che è ora stata arrestata dai carabinieri della stazione di Aci Castello. La donna si trova ai domiciliari con l'uso del braccialetto elettronico e l'accusa di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato.
Il 16 dicembre del 2022 l'anziana, a seguito di gravi difficoltà respiratorie dovuta al consumo di cibi solidi per lei fortemente dannosi a causa delle patologie da cui era affetta, è morta nella struttura per anziani di Aci Castello. La vicenda ha avuto inizio il 4 settembre del 2022, data dell'ottantesimo compleanno della donna. L'anziana aveva organizzato, tramite un'amica di vecchia data nominata anni prima sua procuratrice per il compimento di atti di ordinaria amministrazione, una festa con alcuni parenti.
Il piano per uccidere la prozia
Alla festa sarebbe stata invitata anche la madre dell'indagata, che si era presentata insieme al compagno. In quell'occasione, i congiunti dell'anziana si sarebbero subito insospettiti per la presenza della madre dell'indagata, della pronipote e del suo compagno. Sebbene non fosse stata invitata direttamente alla festa, la pronipote ora agli arresti aveva subito mostrato un forte attaccamento alla zia 80enne pur non avendo avuto rapporti frequenti con lei.
Secondo gli inquirenti, la giovane nipote avrebbe premeditato l'omicidio, avvicinandosi a lei e facendo sottoscrivere alla vittima, non autosufficiente, una procura generale anche per il compimento di atti di straordinaria amministrazione in proprio favore. In seguito, il 9 dicembre del 2022, le aveva fatto sottoscrivere un testamento pubblico con cui, revocata ogni disposizione precedente, la istituiva come unica erede universale.
Il trasferimento nella casa di cura e il pranzo
Subito dopo ne aveva disposto il trasferimento presso la casa di cura di Aci Castello, facendole affrontare un lungo viaggio senza soste e senza neppure somministrarle i farmaci che avrebbe dovuto prendere. I familiari di Basso, preoccupati dall'improvviso allontanamento dell'anziana, avevano sporto denuncia. Secondo la Procura, qualche giorno dopo la firma dell'atto, la pronipote avrebbe portato fuori a pranzo l'anziana, contravvenendo alle prescrizioni mediche e facendole ingerire cibi solidi.
Cinque giorni dopo, l'anziana è poi deceduta dopo giorni di sofferenze nella casa di cura di Aci Castello, in provincia di Catania. L'indagata è stata rintracciata e arrestata dai carabinieri della sua abitazione nel pomeriggio di ieri, dove è ora ai domiciliari con l'obbligo dell'uso del braccialetto elettronico.