Cambiamenti climatici

Extinction Rebellion, protesta alla festa delle forze armate: “Si onorano guerre, si distruggono terre”

Attivisti e attiviste di Extinction Rebellion hanno organizzato un blitz in piazza Castello, a Torino, in occasione delle celebrazioni della Festa delle forze armate e dei Caduti. È stato esposto uno striscione con la scritta “Onorano guerre, distruggono terre”.
A cura di Davide Falcioni
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A pochi giorni dalla catastrofica alluvione di Valencia gli attivisti e le attiviste di Extinction Rebellion hanno organizzato un blitz in piazza Castello, a Torino, in occasione delle celebrazioni della Festa delle forze armate e dei Caduti.

Gli attivisti ambientalisti hanno esposto uno striscione con la scritta "Onorano guerre, distruggono terre" dalle impalcature di Palazzo Madama, dove sono in corso dei lavori, prima dell'alzabandiera previsto per le 10, mentre la cerimonia dell'ammainabandiera è in programma per le 17.

"Siamo qui, oggi, per ricordare non solo i caduti delle forze armate, ma tutte le vittime civili delle guerre” ha dichiarato in una nota Extinction Rebellion. “Incluse quelle causate dalle nostre stesse scelte politiche, che alimentano conflitti in tutto il mondo e ritardano gli interventi volti ad affrontare il collasso climatico". II riferimento è alla recente Manovra di Bilancio del governo italiano, che prevede per il 2025 investimenti superiori ai 30 miliardi per il Ministero della Difesa, il record più alto di sempre, con un balzo del 12,4% rispetto all’anno in corso e del 60% rispetto all’ultimo decennio.

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Nel contempo, la manovra prevede tagli per opere di prevenzione e mitigazione dei disastri idrogeologici. Gli interventi di ricostruzione e messa in sicurezza sono infatti stati rimandati a partire dal 2027, in un momento in cui regioni come l'Emilia Romagna si trovano costrette ad affrontare le conseguenze di un'alluvione dietro l'altra, o territori come Valencia piangono ad oggi oltre 200 morti, decine di dispersi e centinaia di migliaia di sfollati per una delle alluvioni più devastanti di sempre.

"Nel corso della storia – ricordano gli attivisti – le guerre, le occupazioni e i conflitti armati hanno causato innumerevoli vittime e distruzione di intere aree del pianeta, contribuendo ad aggravare anche la crisi climatica, che sta causando a sua volta enormi danni e sempre più vittime. Gli eserciti e il settore della difesa sono tra i principali responsabili delle emissioni di gas climalteranti, causando il 5,5% delle emissioni globali, come evidenziato nel rapporto ‘Less war, less warming' pubblicato lo scorso novembre da Climate and Community Project. È tempo di smetterla di onorare i caduti dell’esercito nelle guerre che noi stessi finanziamo e interrompere tutti gli investimenti in armamenti e in progetti fossili" riporta ancora Extinction Rebellion. "Onoriamo tutte le vittime, rompiamo insieme questo silenzio”.

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