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Expo, Frigerio ammette: “Ho preso soldi, ma erano regali”

Ma secondo l’imprenditore Maltauro, invece, i versamenti erano “mazzette” da versare per poter lavorare. I nuovi particolari nell’inchiesta sulla presunta ‘cupola’ degli appalti.
A cura di B. C.
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Gianstefano Frigerio, l’ex parlamentare DC arrestato inseguito all'inchiesta milanese sulla presunta "cupola" degli appalti per Expo 2015, ha ammesso davanti al Gip di aver preso soldi dall'imprenditore Enrico Maltauro, ma li ha giustificati come regalie. È quanto trapelato in relazione al verbale del 12 maggio scorso. Dal racconto di Frigerio è emerso anche la posizione di Sergio Cattozzo, ex esponente ligure dell'Udc e presunto ‘corriere' delle mazzette. Cattozzo era, secondo Frigerio, il "segretario" di Luigi Grillo, l'ex senatore di FI e del Pdl.In precedenza, l'ex manager dell'Expo Angelo Paris, aveva ammesso di aver truccato le gare d'appalto anche per vantaggi di carriera. Respingono le accuse invece Primo Greganti e lo stesso Luigi Grillo.

Anche l'imprenditore vicentino Enrico Maltauro, interrogato sia dal gip sia dai pm, avrebbe detto che Cattozzo gli fu presentato proprio da Grillo come il suo stretto collaboratore e segretario. Dalle indagini, inoltre, è emerso che Cattozzo sarebbe stato l'uomo di fiducia di Grillo per mantenere i contatti con le società a cui poi venivano assegnate, sempre secondo l'accusa, le gare d'appalto truccate in cambio di tangenti. Un ruolo, secondo le indagini, che Cattozzo avrebbe portato avanti anche quando Grillo occupavo lo scranno di senatore in Parlamento.

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