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Ex studente in Italia torturato e ucciso in Iran: “Nuova vittima della libertà di espressione”

Il ragazzo, poco più che trentenne, aveva studiato Farmacia a Bologna, dove aveva lavorato anche in una pizzeria per mantenersi gli studi ma due anni fa era tornato in patria. Il giovane avrebbe partecipato alle proteste contro il regime teocratico che stanno infiammando il Paese e per questo fermato e torturato.
A cura di Antonio Palma
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"L'università di Bologna ha ora una nuova vittima della libertà di espressione. Purtroppo, questa volta, era troppo tardi per salvarlo", così Patrick Zaki ha descritto  una nuova terribile violenza culminata in omicidio in Iran.

Mehdi Zare Ashkzari, un giovane iraniano che era stato studente anche in Italia, infatti è morto dopo venti giorni di coma in cui era finito a seguito di torture subite dopo un arresto da parte delle forze di polizia di Teheran durante una delle tante proteste di piazza nel Paese.

Il ragazzo, poco più che trentenne, aveva studiato Farmacia a Bologna, dove aveva lavorato anche in una pizzeria per mantenersi gli studi ma due anni fa era tornato in patria. Il giovane avrebbe partecipato alle proteste contro il regime teocratico che stanno infiammando il Paese e per questo fermato e torturato.

Secondo quanto raccontato a Editoriale Domani da Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, Mehdi Zare Ashkzari sarebbe stato rilasciato dopo i pestaggi per evitare si sentisse male mentre era in cella, ma subito dopo è entrato in coma senza più riprendersi. "Aveva tutti i denti rotti, anzi non li aveva più" ha rivelato un amico in Italia.

La notizia, arrivata gli ambienti universitari bolognesi, ha generato dolore e sconcerto. "Abbiamo appreso con dolore e profondo sconcerto da Amnesty International che un nostro studente iraniano, Mehdi Zare Ashkzari, che aveva studiato farmacia a Bologna, è morto a seguito di torture in Iran. Sembra fosse andato a trovare la madre in fin di vita. Esprimiamo tutta la nostra indignazione, sconcerto e dolore con lui e per tutti gli studenti iraniani che hanno perso la vita per la libertà di tutti. L'università e la città di Bologna continueranno a chiedere giustizia e l'intervento delle istituzioni", ha dichiarato la professoressa Rita Monticelli, intervenendo alla marcia della pace in corso a Bologna.

"Da Bologna mandiamo un pensiero molto forte alla famiglia di Mehdi Zare Ashkzari, torturato e morto in Iran dopo 20 giorni in coma. A tutta quella popolazione che lotta per quella libertà di donne e uomini in Iran. Mandiamo un forte abbraccio di fratellanza e sorellanza alla comunità iraniana che vedo qui", ha affermato invece la vicesindaca d Bologna Emily Clancy

"Il nuovo anno inizia con questa notizia per darci un avviso sulle violazioni dei diritti umani che si verificano nella regione di SWANA e in particolare in Iran" ha sottolineato invece Patrick Zaki, aggiungendo: "Tutte le mie condoglianze alla sua famiglia e a noi per questa grande perdita.

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