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Ex militare si barrica in casa, paura a Pordenone. Il questore: “Ha molti fucili a disposizione”

Un ex militare di 50 anni si è barricato armato nella sua casa di Cordovado, in provincia di Pordenone, dopo essere andato in giro per il paese a torso nudo e con una pistola tra le mani. Per convincerlo a uscire sono al lavoro i negoziatori dei carabinieri, che hanno bloccato l’intera area con l’ausilio della polizia locale. Pare non avesse mai certificato l’idoneità psicofisica per le armi in suo possesso.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine di repertorio
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Attimi di panico a Cordovado, comune di quasi tremila abitanti in provincia di Pordenone, dove un uomo di 55 anni, ex militare, prima è andato in giro per il paese a torso nudo e con una pistola in mano, poi si è barricato nella sua casa in via Battaglione Gemona.  

Le forze dell'ordine hanno immediatamente creato un cordone di sicurezza nella zona e invitato i residenti a non uscire dalle proprie abitazioni. Sul posto anche una ambulanza e i vigili del fuoco.

L'operazione è ancora in corso. Per convincerlo a uscire dall'abitazione, sono al lavoro i negoziatori dei carabinieri, che hanno bloccato tutta l'area. "L'uomo ha nella propria disponibilità molti fucili per uso sportivo", ha reso noto il questore di Pordenone, Luca Carocci, che sta seguendo in prima persona la vicenda in sinergia con i carabinieri.

Nella palazzina sono state staccate le utenze di luce e gas, per scongiurare rischi per l'occupante dell'appartamento e per le forze dell'ordine. Sul posto sono giunti i reparti speciali dei carabinieri che si sono disposti in tutto il perimetro, in caso si rendesse necessaria un'irruzione.

Per precauzione sono state evacuate anche le attività commerciali della zona, ad eccezione di un bar dove i clienti sono stati bloccati all'interno in quanto per uscire dovrebbero transitare sotto le finestre dell'abitazione dove si trova il soggetto giudicato pericoloso. Tutta la cittadina è al momento paralizzata: l'intera zona centrale del paese è interdetta a qualsiasi tipo di spostamento.

Secondo quanto apprende l'Adnkronos, ieri il 55enne avrebbe pubblicato dei video sul proprio profilo social nei quali minacciava le autorità e annunciava gesti autolesionistici. Il tutto verosimilmente sarebbe riconducibile alla scoperta di un provvedimento a suo carico di ritiro delle armi.

I suoi atteggiamenti odierni derivano, con ogni probabilità, dalle puntuali verifiche dei nostri uffici – ha precisato il questore Carocci – che hanno permesso di evidenziare anomalie nell'equilibrio psicofisico di questo soggetto, all'atto del rinnovo del permesso per la detenzione delle armi".

"Per proseguire a usare quei fucili – ha spiegato il questore di Pordenone – l'uomo avrebbe dovuto produrre un certificato di idoneità psicofisica, che non ha mai consegnato".

Gli uffici della Questura hanno quindi informato il Prefetto, che ha firmato l'atto di sequestro dei fucili, incaricando i carabinieri di procedere, vista l'indisponibilità manifestata dal soggetto a consegnare spontaneamente i fucili.

"Quell'uomo girava per Cordovado già alle 6,30 di questa mattina. A petto nudo, con una pistola in pugno e un'altra dietro alla schiena, spingeva chi trovava a tiro e urlava in mezzo alla strada. Quasi ha bloccato il camion di mio fratello. Di lì a un'ora la Protezione Civile aveva già bloccato le strade", è il racconto di un residente e testimone di quanto accaduto questa mattina nel paesino in provincia di Pordenone. "In pochi minuti nel paese si è creato il panico – ha aggiunto – c'è chi urlava di stare attenti a quel pazzo armato fino ai denti, la ragazza del bar diceva che spingeva e sputava, mentre il panettiere lo ha visto rientrare in casa apparentemente più calmo e, solo a quel punto, infilarsi la maglietta".

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