Evasore fiscale a Milano: possiede due Porsche e uno yacht
Arrestato evasore fiscale a Milano: l’ex mediatore finanziario U. R. possedeva una villa, due Porsche e uno yacht. Proprio a pochi giorni dalle dichiarazioni del premier Monti sulla lotta all’evasione fiscale, un nuovo caso di ‘parassitismo’. Si tratta di un ex mediatore finanziario evasore, pur godendo di un ingente capitale, stando alle proprietà in suo possesso. Al fisco era sconosciuto, ma la Guardia di finanza di Monza ha incastrato U.R. in seguito alle indagini partite dal fallimento della ‘Distrel', una società di Bellusco. Tra le numerose proprietà, due Porsche e uno yacht con tanto di personale a bordo.
Appartamento da 50mila euro all'anno
U. R. svolgeva l’attività di mediatore finanziario e si diceva interessato all’acquisizione della società ‘Distrel', dal cui fallimento partiranno le indagini che porteranno proprio all’arresto dell’evasore. Questi, infatti, riusciva a procurarsi grandi quantità di denaro, talvolta anche da imprenditori, per poi esportarli all’estero: l’uomo sosteneva, però, che i soldi servissero per il mercato dell’energia rinnovabile. Ufficialmente residente a Lugano, l’evasore viveva in un appartamento a Milano centro, un’abitazione per la quale pagava 50mila euro all’anno di affitto. Prima dell’arresto, U. R. è stato cancellato dall’albo dei mediatori finanziari da parte della Banca d’Italia.
Evasore: due Porsche, uno yacht e una moto
In tempo di crisi e di manovre finanziarie turbolente, tra le questioni più urgenti da affrontare vi è proprio la lotta all’evasione fiscale, per recuperare “quei 120 miliardi rubati”, come sostiene il neo ministro per lo Sviluppo, Corrado Passera. L’ultimo degli evasori fiscali arrestati, l’ex mediatore finanziario U. R., oltre a vivere in un appartamento da 50mila euro all’anno, possedeva una moto Harley Davidson dal valore di 18mila euro. Dai controlli eseguiti dalla Guardia di finanza, poi, è emerso che l’uomo aveva anche uno yacht con personale di porto, una Porsche Panamera e una Porsche Cayenne. Sequestrato, infine, anche un centro fitness a Ispica, Sicilia. Tutti i beni elencati erano intestati, come presumibile, a diverse società fasulle, mentre il nome di U.R. era completamente sconosciuto al fisco.