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La storia del piccolo Evan, ucciso di botte a 2 anni

Evan, ucciso di botte a 2 anni: l’ombra degli abusi sessuali da parte del compagno della mamma

Nel corso dell’ultima udienza del processo relativo alla morte di Evan Lo Piccolo, è stata fatta ascoltare una intercettazione dalla quale emergerebbe che Salvatore Blanco, compagno della mamma del piccolo e imputato per i reati di omicidio volontario e maltrattamenti in famiglia, abbia abusato sessualmente della vittima.
A cura di Ida Artiaco
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Salvatore Blanco potrebbe aver abusato sessualmente di Evan Lo Piccolo, il bimbo di quasi due anni ucciso di botte a Rosolini, in Sicilia, nell'agosto del 2020. È quanto sarebbe emerso da alcune intercettazioni fatte ascoltare durante l'udienza durata oltre 7 ore dello scorso 13 maggio del processo relativo alla morte del piccolo, nel quale l'uomo, compagno della mamma, Letizia Spatola, risulta insieme a quest'ultima imputato per i reati di omicidio volontario e maltrattamenti in famiglia. In particolare, una frase avrebbe attirato l'attenzione del pm Carlo Enea Parodi. "Vai vai mettatillu n’ta ucca, vai vai, fozza. N’mucca", si sente nell'audio ascoltato in Corte d’Assise presso il Tribunale di Siracusa. Parole che hanno scosso fortemente Blanco al punto da sospendere l'udienza per 10 minuti. "Mi rifiuto di continuare quest’interrogatorio", ha gridato l'uomo, calmato poi nel momento di sospensione dal suo legale, l’Avvocato Salvatore Irullo, come riporta la stampa locale.

L'intercettazione risale al 4 agosto 2020, alle ore 10.59 del mattino, quindi 13 giorni prima della morte di Evan, avvenuta, come ricorda a Fanpage.it una parente, per "maltrattamenti" e come hanno confermato i tre consulenti della Procura. È stata registrata dal microfono installato nella cameretta di Evan e di Giuseppe. Blanco in quell’occasione è da solo in casa con il bambino, anche se davanti alla Corte ha dichiarato di non essere mai stato da solo in camera con il bambino. Dall'audio shock si sentono in modo chiaro i lamenti del piccolo e i gemiti ancora più chiari di Blanco. Alla domanda del pm se abbia mai avuto rapporti sessuali con Evan, Blanco risponde di no. Poi, una domanda ancora più precisa: "Quando dice – mettila in bocca – non si riferisce al suo organo riproduttivo, dato il soffocamento di Evan?", alla quale l'imputato reagisce stizzito al punto da richiedere la sospensione dell'udienza per qualche minuto.

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Blanco è tornato poi a negare ogni accusa di maltrattamento su Spatola e i bambini, mentre la mamma di Evan, anche lei sentita in aula, si è detta "manipolata, vittima del Blanco, che le stava sempre con il fiato sul collo. Vedevo con i suoi occhi, non con i miei". Evan morì all'ospedale di Modica, in Sicilia, il 17 agosto 2020, dove era era arrivato in condizioni disperate. Secondo il referto medico legale, Evan sarebbe morto per un arresto cardiocircolatorio dovuto a una forma di broncopolmonite collegata alle ripetute lesioni e ai maltrattamenti subiti dalla mamma e dal compagno nella casa di Rosolini nella quale si trovavano. Aveva costole rotte, una frattura allo sterno oltre ad altre lesioni pregresse.

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