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Evade dai domiciliari e va dai carabinieri: “Meglio il carcere dei parenti”

È successo a Savigliano, nel Cuneese: l’uomo, 50 anni, era stato arrestato per tentato omicidio dopo avere accoltellato un vicino.
A cura di S. P.
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A quanto pare proprio non sopportava la convivenza con i parenti con cui scontava gli arresti domiciliari e per questo avrebbe deciso di strapparsi il braccialetto elettronico e di presentarsi in caserma con una richiesta: quella di tornare a scontare la sua pena in carcere. È successo a Savigliano, nel Cuneese, protagonista un albanese di 50 anni che lo scorso luglio era stato arrestato per tentato omicidio dopo che, a seguito di una lite, aveva colpito il vicino di casa con una coltellata al torace. L’uomo lo scorso dicembre era stato condannato a 8 anni di reclusione e successivamente gli erano stati concessi gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico da scontare nell’abitazione di un familiare poiché la sua era prossima a quella della vittima.

Ha strappato il braccialetto elettronico perché non sopportava la convivenza coi familiari – Ma l’uomo non avrebbe accettato questa misura cautelare e così, qualche giorno fa, ha strappato il braccialetto elettronico e si è presentato in caserma dicendo di voler tornare dietro le sbarre e raccontando ai militari di non sopportare la convivenza con i familiari. Gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile, che già lo stavano cercando a seguito dell'attivazione dell'allarme installato sul braccialetto, hanno informato dell'accaduto il pm di turno che ha chiesto, e ottenuto, l'immediato aggravamento della misura cautelare.

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