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Eutanasia, nel West Yorks marito fa morire la moglie. Ma per il procuratore non è omicidio

Nel West Yorks un uomo ha ucciso la moglie che era malata da 40 anni. L’uomo ha anche filmato la morte della donna, dimostrando che era lei ad averlo desiderato. Per lui non sarà avviata l’azione penale.
A cura di Alfonso Biondi
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amore

Eutanasia è una parola che divide e continuerà a dividere. E sarà così anche per la storia che stiamo per raccontarvi. La storia si svolge nel West Yorks, nel Regno Unito, e i protagonisti sono Michael Bateman (63) e sua moglie Margheret (62). La donna soffriva di un male incurabile da ben 40 anni e nessun medico era in grado di darle speranze.

La donna era decisa a morire; voleva farlo perché nella morte vedeva la fine di tutte le sue sofferenze e di tutti i suoi problemi. Una volta provò anche a lasciarsi morire di fame, ma venne minacciata di un trasferimento in ospedale e di un conseguente nutrimento forzato.Per tutti questi motivi, per non continuare a vivere una non vita, aveva supplicato il marito di ucciderla. E Michael, per amore, non ha saputo dire di no: l'uomo, con un metodo un po' elaborato, aiutandosi con una borsa e con del gas, ha fatto sì che Margaret morisse. Ma per non essere accusato di un omicidio che mai avrebbe commesso, l'uomo ha deciso di filmare il tutto. Interrogato dalla polizia, poi, ha confessato tranquillamente l'accaduto.

Il procuratore del West Yorkshire, che ha dovuto vedere il video, parla di una registrazione decisamente destabilizzante, ma è proprio quella registrazione che fa capire come quello di Margaret, in realtà, sia un suicidio. E a confermarlo ci sono le dichiarazioni di Michael e di suo figlio Richard, il quale sapeva della volontà della madre di lasciarsi morire.

Per questi motivi il procuratore non ha ritenuto di interesse pubblico avviare l'azione penale nei confronti dell'uomo. Micheal ha dichiarato che vorrebbe che nel suo paese ci fossero dei centri che praticassero questi "suicidi assistiti" che e che ci si occupasse anche di chi decide spontaneamente di andare via.

Ognuno ha le proprie opinioni sull'eutanasia e sul cosiddetto testamento biologico: quella che vi abbiamo raccontato è solo  un'altra storia che sicuramente divide, ma che dimostra anche che a volte il confine tra un uxoricida e un marito innamorato può essere davvero molto sottile.

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