Etna in eruzione, lo spettacolo di neve e lava a 1800 metri: “Ma c’è il rischio di esplosioni idromagmatiche”

Rumore di sassi che si sgretolano alternati a boati come se fossero tuoni a distanza, lo sfrigolio delle scarpe che calpestano la neve e l’odore forte di legna bruciata. Il tutto avvolto da una cornice di colori che va dal rosso della lava bollente al nero di quella solidificata, fino al bianco della neve e all’arancione del tramonto. È questo quello che si può ammirare a circa 1800 metri di altezza ai piedi del cratere principale dell’Etna (Catania), il vulcano più grande d’Europa con i suoi 3403 metri di altezza.

A partire dallo scorso 8 febbraio il vulcano ha iniziato una nuova fase eruttiva caratterizzata da colate laviche e attività esplosive. La Sicilia non è nuova a questo tipo di eventi, essendo l’Etna tra i vulcani più attivi al mondo, ma questa volta l’evento ha assunto uno scenario del tutto particolare. Come spiega Mario Consoli, guida vulcanologica, a Fanpage.it questo evento “è sicuramente qualcosa di bello da osservare però è anche un connubio che non dà certezza sulla sicurezza. La reazione della neve a contatto con la lava è quella che prima si fonde e diventa acqua, successivamente evapora e il vapore prodotto, se intrappolato, produce una sovrappressione che dà vita ad una esplosione con lancio di brandelli e blocchi. Il rischio di esplosioni idromagmatiche è qualcosa di pericoloso che un po' toglie il piacere di osservare questo spettacolo mozzafiato".

L’eruzione dell'Etna ha causato anche numerosi disagi. Da ieri, con l’intensificarsi dell’eruzione, le autorità hanno chiuso momentaneamente l’aeroporto di Catania, riaperto parzialmente solo qualche ora fa, a causa delle nubi di cenere prodotte dal vulcano, per non parlare della stessa cenere che da giorni sta invadendo numerose strade e città della Sicilia orientale.
Nel frattempo però la lava è arrivata, come dicevamo, a circa 1800 metri portandosi avanti sempre più di giorno in giorno attraverso un meccanismo chiamato “a cingolo” ovvero man mano che la lava scende la parte interna sottostante del flusso, quella “plastica” che tocca i 1000 gradi, si va spostando, mentre la parte superiore, quella rocciosa, si va sgretolando avanzando pian piano di centimetro in centimetro. Come ci racconta Consoli proprio davanti il punto più avanzato della colata, “state osservando le rocce più giovani della Terra essendo state appena create.”
Nel frattempo, come abbiamo potuto notare sul posto, sono diversi i visitatori e gli studiosi provenienti da ogni parte del mondo per ammirare l’Etna che, vista la sua perenne attività, offre l’opportunità di raccogliere numerosi dati utili allo studio e alla ricerca. “Qui, tra noi guide ed esperti ci piace dire che è un vulcano buono – conclude Mario Consoli – perché ultimamente non ha mai creato grossi danni. Tutto questo è segno che la terra è viva: senza i vulcani non ci sarebbe vita".
