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Etna: fontane di lava e pioggia di cenere, chiuso l’Aeroporto di Catania

Il vulcano siciliano torna a farsi sentire: questa notte dalle 2 alle 6 l’Etna ha regalato spettacolari fontane di lava, oltre che una fitta pioggia di cenere che ha ricoperto i paesi etnei.
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eruzione sicilia

La terra ha tremato in Sicilia stanotte, ma non per via di un sisma. Eppure il panico iniziale è stato consistente: complice il terremoto in Spagna e la bufala del web attribuita a Benandi, i primi momenti dell'eruzione del vulcano attivo più alto d'Europa, l'Etna, sono stati accolti con naturale preoccupazione. Dal pit crater, ovverosia il cratere a pozzo che si è aperto sul fianco del vulcano, sono eruttati cenere e fontane di lava che hanno regalato, oltre all'iniziale spavento, uno spettacolo suggestivo a chi si trovava nelle vicinanze.

L'Etna è conosciuto per essere un vulcano di tipo stromboliano, la cui caratteristica peculiare è quella di emettere ad intervalli fontane di lava la cui altezza può arrivare anche a 100 metri:l ‘ultima eruzione di gennaio aveva regalato immagini  suggestive agli appassionati. Questa notte l'attività vulcanica dell'Etna ha subito una brusca intensificazione dalle ore 2 alle 6, causando boati e tremori a porte e finestre anche a chilometri di distanza oltre che una pioggia di cenere, che si è posata sulle strade dei paesi etnei. Attualmente, l'attività del vulcano sembra rallentare, ma la situazione resta sotto lo stretto controllo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania.

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Intanto, all'alba è stato chiuso l'aeroporto di Catania a scopo precauzionale. Soltanto ieri lo salo di Catania era stato chiuso per via di alcuni stormi di uccelli, che rendevano difficoltosa la visibilità nelle fasi di atterraggio e scalo dell'aeroporto siciliano. Stessa faccenda per quanto riguarda l'Etna: proprio la cenere potrebbe rendere impervi le operazioni di arrivo e partenza degli aerei.  Ad ogni modo la situazione è sotto la stretta attenzione dell'unità di crisi, così come della società che gestisce lo scalo catanese, la SAC, che è all'opera  per liberare la pista dalla cenere vulcanica. Con larga probabilità, qualora l'attività vulcanica dovesse rimanere di blanda intensità, lo scalo potrebbe essere riaperto a breve.

https://www.youtube.com/watch?v=PHCUVWhEMBg
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