Estradato lo zio di Saman Abbas, Danish Hasnain sospettato di essere l’assassino della giovane
Estradato lo zio di Saman Abbas, Danish Hasnain, l'uomo sospettato di essere l’assassino della giovane. L'uomo era scappato in Francia dopo la scomparsa della ragazza ma era stato rintracciato e fermato dalle autorità locali su richiesta italiana. Il 34enne pakistano, destinatario di un mandato d’arresto europeo per sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento di cadavere della nipote Saman Abbas, è arrivato in Italia oggi. L'uomo è stato imbarcato su un volo apposito dopo l'ok delle autorità francesi all'estradizione e sarà interrogato in Italia.
A riportare nel nostro Paese Danish Hasnain è il personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.), articolazione operativa del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, con un volo di Stato allestito appositamente che è partito dall’aeroporto “Charles de Gaulle” di Parigi ed è atterrato all’aeroporto di Bologna Guglielmo Marconi. Qui è stato preso in carico dai Carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia per essere trasferito nel carcere reggiano a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida del fermo.
L’uomo deve rispondere delle grave accusa, in concorso con altri familiari, dell’omicidio della 18enne scomparsa il 30 aprile da Novellara, in provincia di Reggio Emilia, e mai più ritrovata ma ritenuta morta. Hasnain era stato localizzato e arrestato alla periferia di Parigi il 22 settembre scorso, dopo quasi cinque mesi di latitanza, grazie alle attività investigative dei Carabinieri di Reggio Emilia, svolte a livello internazionale tramite il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. "L’individuazione, la cattura e l’odierna estradizione di Danish Hasnain rappresentano un ulteriore successo dell’attività di cooperazione internazionale di polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale diretta dal Prefetto Rizzi, a conferma degli eccellenti rapporti tra l’Italia e la Francia" scrive la polizia.
Lo zio di Saman dal suo canto si è sempre dichiarato innocente, sostenendo che non vi sia stato alcun omicidio ma un allontanamento volontario. Le versioni fornite dal fratello 16enne della ragazza scomparsa però lo inchiodano: il ragazzo ha indicato lo zio come principale esecutore dell'omicidio su accordo con gli altri familiari che son poi scappati in patria.