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Esselunga richiama filetti di Alici per rischio microbiologico: l’avviso del Ministero della salute

La catena di supermercati Esselunga ha richiamato dai propri negozi un lotto di filetti di Alici, vendute in vasetti di vetro, per possibile presenza di istamina oltre i limiti di legge e potenziale rischio microbiologico per i consumatori.
A cura di Antonio Palma
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I supermercati Esselunga hanno annunciato l’immediato richiamo dagli scaffali dei propri punti vendita di un lotto di filetti di Alici per possibile rischio microbiologico per i consumatori. L’allerta alimentare è stata comunicata anche attraverso li portale web del Ministero della salute dedicato agli avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori.

Oggetto del richiamo è un lotto di Filetti di Alici in olio distesi venduto a marchio Esselunga in vasetti di vetro dal peso di 150 grammi ciascuno. I filetti di alici sono confezionati per Esselunga S.p.A. dalla ditta Poseidon sh.p.k. nel proprio stabilimento di Lezhe, in Albania.

Il lotto interessato dal richiamo è quello con numero LTC204 e data di scadenza o termine minimo di conservazione fissato al 22 gennaio 2026. Come recita l’avviso di richiamo, datato 4 ottobre 2024, il richiamo è stato disposto dallo stesso produttore in via precauzionale per possibile presenza di istamina in quantità superiore al limite di legge.

I vasetti di alici oggetto del richiamo sono stati già ritirati dai supermercati ma chi avesse già acquistato il prodotto con lotto e scadenza sopra riportati, è invitato a non consumare l’alimento e a riportarlo presso il punto vendita per un rimborso. “Il richiamo interessa esclusivamente l'articolo e il lotto indicati. Per informazioni contattare il numero verde 800.666.555” spiega l’avviso di richiamo di Esselunga.

L'istamina è un composto azotato ampiamente diffuso ma che in alte concentrazioni negli alimenti può scatenare problemi a chi lo assume. Questa dipende dalla ricchezza in amminoacidi liberi e dalla presenza di determinati microorganismi. L'esempio più caratteristico di cibo ricco di istamina è proprio quello conservato troppo a lungo e/o in maniera inopportuna. Nel pesce, la formazione di istamina è riconducibile in parte a fenomeni conseguenti alla morte dell'animale ma spesso alla proliferazione di germi  che hanno contaminato le carni.

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