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Esplosione Ravanusa, si pensa agli sfollati. I carabinieri: “Altre case potrebbero essere inagibili”

Le ricerche continuano ad oltranza a Ravanusa: nella prima mattinata di oggi sono stati ritrovati i corpi di altre 4 vittime. Nel frattempo si valutano soluzioni per gli sfollati. I carabinieri a Fanpage.it: “Potrebbero aumentare, forse altre case rese inagibili”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il comandante dei carabinieri Vittorio Stingo ha confermato a Fanpage.it che le operazioni di ricerca e soccorso a Ravanusa andranno avanti fino al ritrovamento degli ultimi due dispersi. Dopo e soltanto dopo l'area sarà recintata per essere messa in sicurezza e consegnata alle indagini. I carabinieri di Agrigento sostengono di essere ancora pienamente concentrati sulle ricerche, ma iniziano a profilarsi nuove domande sulle responsabilità e sul destino degli sfollati. Per il momento anche il riconoscimento delle vittime è difficile. Le forze dell'ordine mantengono il massimo riserbo sugli elementi al momento in loro possesso. "Questa è una fase che precede la vera attività investigativa – spiega il comandante Vittorio Stingo a Fanpage.it -. Per ora possiamo avanzare soltanto ipotesi perché questo è un momento molto delicato. Se ne parlerà in futuro. Adesso dobbiamo pensare alle vittime, ai dispersi e agli sfollati".

Proprio gli sfollati sono al centro degli sforzi per le prossime settimane. Si tratta di un centinaio di persone che per il momento hanno trovato ospitalità presso le abitazioni dei parenti. L'area che sarà posta sotto sequestro però è vastissima e potrebbe allargarsi ad ulteriori edifici danneggiati dall'esplosione di via Trilussa. Diecimila metri quadri da recintare e proteggere dall'azione di eventuali ladri. "Le operazioni anti sciacallaggio saranno molto importanti per garantire serenità alle famiglie sfollate – ha spiegato il comandante Vittorio Stingo -. Per mettere a punto un piano per la salvaguardia dell'intera area ieri si è tenuto un tavolo di confronto con le forze dell'ordine, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, l'amministrazione comunale e gli organi regionali".

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Alla presenza del governatore della Sicilia Nello Musumeci, si è discusso delle future soluzioni per gli sfollati. "Al momento non vi è un'emergenza in questo senso. Tutti hanno una sistemazione, ma è chiaro che l'area posta sotto sequestro possa allargarsi o che comunque vi siano altre palazzine danneggiate dall'esplosione. Altre case potrebbero essere al momento inagibili. La Regione ha comunque dato disponibilità per offrire nuove sistemazioni a coloro che le richiederanno anche se tutti sono sistemati da questo punto di vista nel breve periodo". Per questo motivo non sono ancora state messe sul tavolo ipotesi concrete nel caso in cui gli sfollati dovessero aumentare dopo gli accertamenti sull'area. "A questo penseremo a ricerche concluse, quando avremo fatto una prima valutazione effettiva dei danni e degli edifici interessati dalla tragedia".

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