Esplosione in fabbrica di fuochi d’artificio a Barcellona Pozzo di Gotto: si indaga per strage
"Scene terribili, post-belliche", così il procuratore capo di Barcellona Pozzo di Gotto, Emanuele Crescenti ha descritto il drammatico scenario che si è presentato ai suoi occhi nella fabbrica di fuochi d'artificio Vito Costa dopo la terribile esplosione che ha fatto cinque morti e tre feriti in contrada Femminamorta. Sul caso la stessa procura ha deciso di aprire una indagine ipotizzando il reato di strage colposa. Gli accertamenti investigativi sono affidati sia al Nucleo Investigativo Antincendi dei vigili del fuoco, che sono intervenuti sul posto per spegnere le fiamme, sia ai carabinieri del Ris che saranno chiamati a raccogliere prove su quanto accaduto nella struttura e cosa abbia scatenato la scintilla letale. Prima di intervenire, però, gli inquirenti dovranno attendere il via libera degli esperti del Genio militare, perché l'aera ovviamente è ancora piena di fuochi pirotecnici e polvere non esplosi. "La fabbrica è strutturata in diversi edifici e sono esplosi due strutture. C'è stato una sorta di effetto domino", ha spiegato ancora il Procuratore capo di Barcellona.
Esplosione Barcellona provocata da scintille di una saldatrice
Le indagini sull'Esplosione in fabbrica di fuochi d’artificio a Barcellona Pozzo di Gotto sono solo all'inizio ma per il momento l'ipotesi più accreditata è che a provocare la deflagrazione siano state le scintille prodotte da una saldatrice utilizzata da alcuni operai di una ditta esterna che erano stati chiamati ad effettuare alcuni lavori nella struttura. "Dai primissimi accertamenti sembra ci siano state due esplosioni perché all'interno della fabbrica c'erano degli operai con delle saldatrici: le scintille avrebbero raggiunto la polvere pirotecnica causando le esplosioni", ha detto infatti il capitano dei carabinieri Giancarmine Carusone.
Nella fabbrica di fuochi d’artificio operai esterni
"C'erano degli operai di una ditta esterna che stavano facendo lavori di saldatura" si è limitato però a spiegare il procuratore. Gli operai pare fossero intenti ad installare alcuni infissi di ferro quando, intorno alle 16.45, una fortissima esplosione ha spazzato via tutto, seguita poco dopo da un secondo scoppio. Una doppia esplosione udita a chilometri di distanza, anche nei paesi limitrofi, e che ha fatto una strage. Ad essere investite sono state otto persone cinque delle quali purtroppo hanno perso la vita. Tra loro sicuramente la 71enne Venera Mazzeo, moglie del titolare, che invece non era presente, e alcuni degli operai della ditta esterna che stava eseguendo i lavori.
Feriti i figli del titolare, morta la moglie
Tra i feriti invece figurano i due figli del proprietario, si tratta di Nino Costa, che ha riportato gravi ustioni agli arti inferiori di secondo e terzo grado e trasferito al Centro Grandi Ustioni di Palermo, e il 37enne Bartolomeo Costa portato invece all'ospedale Fogliani di Milazzo. L'altro ferito invece è uno degli operai che lavorava per conto della ditta impegnata nella fabbrica di fuochi d'artificio. Gli ultimi due sarebbero in condizioni meno gravi.
Le vittime dell'esplosione nella fabbrica di fuochi d’artificio
Tra le altre vittime della tragedia c'è Mohamed Taeher Mannai, 39enne di origine tunisine da oltre un decennio in Italia, che è stato il primo ad essere estratto dai pompieri. Poi la tragica notizia è toccata ai familiari di Fortunato Porcino, 36 anni e a quelli di Vito Mazzeo, che aveva solo 23 anni. I resti dell'ultima vittima, il 34enne Giovanni Testaverde, sono invece emersi solo a tarda sera. Una tragica conta che ha distrutto famiglie, alcune con con bimbi piccoli, e convolo la comunità locale. I parenti ora chiedono di capire cosa si accaduto quel terribile pomeriggio di mercoledì.
Sindaco di Barcellona: "Tragedia enorme per la nostra comunità"
La tragedia ha sconvolto la comunità locale. "Siamo rammaricati, è una tragedia enorme per la nostra comunità, sono persone che conoscevo e grandi lavoratori" ha dichiarato il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materi, ricordando che "la famiglia Costa diverse volte ha partecipato alla vita cittadina organizzando feste con fuochi d’artificio per il Comune o per le parrocchie. La loro era una fabbrica molto conosciuta in città. "Si è verificata una tragedia, siamo addolorati. Novembre per Barcellona Pozzo di Gotto si conferma un mese triste, otto anni fa siamo stati colpiti dall’alluvione che aveva provocato molti danni mentre oggi ci sono morti e feriti"ha commentato invece il vice sindaco della cittadina Messinese.