Esplosione Borgo Panigale. Riccardo Muci, il poliziotto che ha evitato una strage a Bologna
Lo scontro tra l’autocisterna e il camion, poi il botto. Una catena di esplosioni che coinvolge anche due concessionarie e finisce per far crollare il ponto che sovrasta la via Emilia a Borgo Panigale, in provincia di Bologna, sull’A14. C’è un agente della Polizia, si chiama Riccardo Muci, che in quegli istanti capisce prima di ogni altro cosa stava succedendo. Scende dalla sua auto e si mette ad aiutare le persone rimaste ferite sull’autostrada, mentre urla ai passanti fermi nella via sottostante di allontanarsi il prima possibile, consapevole del fatto che da un momento all’altro sarebbe stata innescata la catena di deflagrazioni. L’onda d’urto gli fa fare un volo di venti metri. Ha ustioni gravi su tutto il corpo, è stato operato d’urgenza. Non è comunque in pericolo di vita: le sue condizioni sono stabili. Riccardo è ricoverato a Cesena, nel reparto grandi ustionati dell'ospedale "Bufalini", e come mostra una foto pubblicata dal quotidiano online LecceSette sta reagendo con il sorriso. Stamattina il poliziotto ha ricevuto la visita del premier Giuseppe Conte, che ha pubblicato sul suo profilo Instagram la foto della stretta di mano.
Tra i quasi settanta feriti, sono molti i soccorritori. Undici carabinieri erano in una caserma non lontana dall'incidente. Si sono precipitati in strada, in borghese e armati solo delle palette. Hanno bloccato il traffico vicino al ponte e allontanato i passanti. Tra loro c’è anche Riccardo, 31 anni, di Copertino, in provincia di Lecce, presta servizio a Bologna. “Sono venuto qui per accertare personalmente le conseguenze sulle persone, le cose e i luoghi e posso dire che, rispetto a quelle che potevano essere, possiamo ritenerci fortunati. Si tratta una tragedia senza dubbio, ma i feriti sono in via di guarigione, la situazione è sotto controllo. Ringrazio la macchina dei soccorsi che è stata fantastica, e il personale sanitario". Lo ha detto il presidente del consiglio, all'uscita dall'ospedale Maggiore di Bologna dove ha visitato i feriti dell'incidente di ieri. "Essere qui è un modo – ha aggiunto Conte – per essere vicino alle persone e ai loro familiari, testimoniare la vicinanza del governo alle persone che hanno sofferto questa situazione".