Esplosione Bologna, il camionista-eroe sopravvissuto: “Il lupo è ferito ma non è morto”
Si chiama Antonio Verdicchio, ha 45 anni ed è originario di Maddaloni in provincia di Caserta. È lui l’autista del camion che è stato tamponato dall’autocisterna che poi, in un secondo momento, è saltata in aria sull’A14 all’altezza di Borgo Panigale. Il camionista ha raccontato quei drammatici momenti al quotidiano Il Resto del Carlino. “L’ho visto arrivare dallo specchietto, si avvicinava sempre di più – ha detto Verdicchio -. Ho subito pensato: ‘Questo non frena’. Volevo fermarlo con gli occhi…Sono saltato via dal camion tra le fiamme”. Il 45enne stava portando dei solventi diluiti a Belluno. “C’era traffico e diversi veicoli, compreso il mio, erano fermi con le quattro frecce accese – ricorda l’autotrasportatore -. Ho visto arrivare l’autocisterna, non so a che velocità andasse: non ha proprio frenato, non so se quel poveraccio ha avuto un malore o cosa”.
Nonostante le ferite, è immediatamente uscito dal cabina del camion e correndo incontro a due agenti della Polstrada li ha avvisati temendo per il carico infiammabile che a sua volta trasportava. Poi ha urlato alle altre persone vicine di allontanarsi. “Non appena sono sceso dal camion – ha raccontato – mi sono messo a correre. Ho detto a tutte le persone che stavano intervenendo, comprese le forze dell’ordine, di non avvicinarsi alla cisterna. Guido da tanto tempo, so come funziona: sapevo perfettamente che sarebbe esplosa”.
Antonio Verdicchio, alla fine, se l’è cavata con una frattura al setto nasale e con ustioni sulla spalla e sul braccio destro. Sta benone, comunque. Tanto che ieri, dall’ospedale, ha girato un video su Facebook per tranquillizzare gli amici: “Ragazzi tutto a posto, sono un po’ acciaccato ma tutto bene”. Il camionista ha poi ringraziato tutti coloro che gli sono stati vicini. In molti lo definiscono un eroe. È già stato dimesso dall'ospedale, si trova a casa con alcune medicazioni ed escoriazioni, ma è in buona salute. “Grazie a tutti – ha detto, scherzando – il lupo è ferito ma non è morto”.