Esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana

Esplosione alla centrale di Suviana, recuperato il corpo dell’ultimo disperso: 7 le vittime

È stato recuperato il corpo dell’ultimo disperso dopo l’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana. La vittima è il 68enne Vincenzo Garzillo. “Il bilancio definitivo è quello di sette feriti e sette deceduti”, ha detto Luigi D’Angelo, direttore della Protezione civile.
A cura di Eleonora Panseri
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È stato recuperato il corpo dell'ultima persona dispersa nell'esplosione avvenuta martedì alla centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana. La vittima è il 68enne napoletano Vincenzo Garzillo.

"Il bilancio definitivo, grave ma definitivo, è quello di sette feriti e sette deceduti. Con il ritrovamento di pochi minuti fa dell'ultimo disperso, Vincenzo Garzillo, al piano -9″, ha detto durante un punto stampa con i giornalisti Luigi D’Angelo, direttore della Protezione civile.

Sale quindi a sette il numero dei morti, dopo che ieri erano stati trovati i corpi degli altri tre dispersi: gli operai deceduti sono Pavel Petronel Tanase, Mario Pisano, Adriano Scandellari, Paolo Casiraghi, Alessandro D’Andrea, Vincenzo Franchina, a cui si aggiunge, dopo la conferma, Vincenzo Garzillo. 

Vincenzo Garzillo, 68 anni.
Vincenzo Garzillo, 68 anni.

Erano infatti quattro le persone che risultavano disperse dopo il disastro, tre delle quali- il 59enne Paolo Casiraghi, il 37enne Alessandro D'Andrea e il 57enne Adriano Scandellari- erano state ritrovate ieri, giovedì 11 aprile.

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Questa mattina alla centrale idroelettrica di Bargi era iniziato il quarto giorno di ricerche. Circa 200 persone sono state coinvolte nelle operazioni che si sono concentrate al piano meno 9 dell'impianto, sotto il livello del lago, dove erano state trovate anche le altre tre vittime.

"Tutti noi ci portiamo dietro in questi giorni un carico emotivo importante che farà parte del nostro bagaglio. Ma vorrei dire che, al di là delle divise che portiamo e degli enti a cui apparteniamo, abbiamo lavorato fin da subito come una squadra. Abbiamo avuto come priorità il supporto, l'attenzione per i familiari dei dispersi. Avevamo l'unico obiettivo di restituire ai loro cari le persone che risultavano disperse", ha detto ancora D’Angelo.

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L'apertura di un fascicolo d'inchiesta per disastro e omicidio colposi

Sempre nella giornata di ieri, il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, aveva parlato dell'inchiesta in corso per disastro e omicidio colposi, spiegando che sono già state ascoltate alcune persone e che saranno effettuati accertamenti su appalti e subappalti. Non sarà invece sequestrata tutta la centrale, solo i piani -8 e -9 in cui si è verificato l'incidente. E sul corpo delle vittime – ha precisato il procuratore – non saranno eseguite autopsie.

Cos’è successo nella centrale di Suviana: le risposte dell'ad di Enel Green Power

Nella stessa occasione aveva parlato anche Salvatore Bernabei, l’ad di Enel Green Power, che aveva commissionato i lavori all'interno della centrale. Durante un incontro con i giornalisti, aveva spiegato l’intervento che gli operai presenti sul luogo dell'esplosione stavano realizzando e negato con convinzione l’ipotesi di una catena illecita di subappalti.

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"Si stava realizzando un collaudo, si trattava di lavori di un aggiornamento tecnologico", aveva spiegato Bernabei. "Nel settore non è facile trovare specialisti, anche i grandi player possono rivolgersi ad altre aziende. – aveva aggiunto –Non c'è nessuna catena di subappalti, non esiste".

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