Esplosione a Ravanusa, recuperato corpo della terza vittima tra le macerie: restano 6 i dispersi
Il corpo di una terza vittima è stato estratto dalle macerie di una delle palazzine crollate in seguito all'esplosione di una bombola a Ravanusa, in provincia di Agrigento. Ci sarebbero ancora sei dispersi mentre sono due le persone sopravvissute. La bombola del gasè esplosa intorno alle 20.30 di ieri in uno stabile a quattro piani del Comune. Subito dopo sono iniziate le ricerche: secondo nuove indiscrezioni, non vi sarebbero bambini tra i dispersi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Ravanusa e Licata. A causare l'esplosione, la rottura di un tubo del metanodotto cittadino e l'attivazione dell'ascensore dello stabile crollato. L'esplosione ha coinvolto l'intero quartiere cittadino tra le vie della Pace, galilei, Trilussa e Nuoro. Sono almeno 11 i palazzi danneggiati dall'esplosione.
Cinque dispersi si trovavano all'interno dello stesso stabile al momento della deflagrazione mentre un altro si trovava all'interno di una palazzina nelle vicinanze interessata dal crollo. La notizia secondo la quale vi sarebbero due minori tra le macerie è stata smentita secondo quanto dichiarato dal sindaco di Ravanusa, Carmelo D'Angelo. Gli sfollati hanno trovato sistemazione dalle famiglie, mentre altri sono stati sistemati in una scuola per la notte o in alberghi del comune.
In tutta la zona è stata tolta l'energia elettrica. Sconvolti i residenti: molti di loro, seppur non interessati dall'esplosione, hanno deciso di abbandonare la zona per la notte. Nei prossimi giorni accertamenti più approfonditi per verificare e determinare le cause dell'esplosione. "Un fenomeno così esteso non si era mai visto, è un evento eccezionale – ha dichiarato al Corriere della Sera il comandante dei vigili del fuoco di Agrigento, Giuseppe Merendino -. A innescare l'esplosione potrebbe essere stata anche l'attivazione dell'ascensore, ma la perdita di gas è stata molto ingente e generata non sa un singolo impianto, ma dalla rete.