Esperto sul nubifragio nelle Marche: “Evento mai visto nella storia, caduta pioggia di 3 mesi in 6 ore”
L'estate appena trascorsa è stata segnata da generale siccità e fenomeni atmosferici violenti che hanno portato alluvioni e devastazione nel Centro Nord. Nella notte una nuova bomba d'acqua ha colpito la zona dell'Anconetano, nelle Marche: in poche ore sono caduti 400 millilitri di pioggia. Un dato mai registrato in circa 70 anni secondo il Prof. Massimiliano Fazzini, coordinatore dell'area tematica Sigea (Società italiana geologia ambientale) sul rischio climatico. "Si tratta di un evento che scientificamente definiremmo "estremo" più che eccezionale. Dobbiamo aspettarci purtroppo altri nubifragi di questo genere: l'autunno non sarà facile".
Fenomeni estremi come questo mettono effettivamente un punto alla siccità?
No, sono solo dannosi purtroppo. Questa notte sono caduti 400 millilitri di pioggia nelle Marche e tutto è avvenuto in sei ore. Un dato che non presenta memoria storica: non si ritrova in circa 70 anni una precipitazione così intensa. In neppure un giorno abbiamo registrato in quella zona ciò che mediamente precipita in 3 mesi. Il nubifragio ha colpito una zona molto piovosa che registra circa 1500 millilitri di pioggia all'anno, ma 400 millilitri d'acqua in una notte sono devastanti.
Quindi possiamo dire che tutto questo non cambia la situazione di generale siccità?
Purtroppo no. Nel caso delle Marche non abbiamo neppure bacini artificiali che possono beneficiare delle precipitazioni. Certo, c'è un minimo di ricarica delle falde acquifere, ma non è sufficiente per placare la siccità. L'80% della pioggia finisce in mare poche ore dopo aver fatto danni. Probabilmente alla fine dell'anno ci troveremo con dati sulle precipitazioni in linea con le medie storiche, ma più della metà della pioggia è caduta in sei ore. Questo è un problema.
Dobbiamo aspettarci altri fenomeni devastanti come questo nelle prossime settimane?
Purtroppo sì. Sarà un autunno drammatico segnato dalla violenza dei nubifragi: il mare ha ancora una temperatura superiore alla media di 4 gradi. Quando arrivano correnti più fredde, ci sono precipitazioni devastanti che hanno ripercussioni solo sulla popolazione.
A proposito della popolazione, si parla di un "allarme non lanciato".
Queste fenomenologie colgono di sorpresa anche se i modelli prevedevano quantitativi di precipitazioni significativi. Dire che l'allarme non è stato dato forse non è completamente esatto: al momento è presto per dirlo. Bisognerà vedere la documentazione prodotta dalla Protezione Civile Regionale che è l'unico organismo che può emettere un'allerta.