“Esercito popolare contro la dittatura sanitaria”. A Torino l’ultima trovata dei No Vax
"Esercito popolare italiano per combattere la dittatura". Si chiama così l'ultima trovata della galassia No Vax torinese scoperta nelle ultime ore nelle chat Telegram utilizzate dagli antivaccinisti per comunicare e organizzarsi. Secondo uno dei promotori della provocazione il "quartier generale" si troverebbe nel capoluogo piemontese, con ramificazioni che però dovrebbero essere organizzate in tutte le altre regioni italiane. "Sarà – ha precisato l'ideatore dell'iniziativa – un organismo non bellico. Non è che possiamo armarci: non siamo pazzi". L'uomo, già noto alla Digos torinese, ha poi invitato a entrare nell'esercito, in particolare, poliziotti e militari che siano stati sospesi dal servizio perché contrari al vaccino o al Green pass. Il primo passo sarà partecipare a iniziative di piazza "con un segno distintivo, che potrebbero essere dei Baschi blu, per distinguerci dal pecorume e farci vedere, ma senza prendere multe" e senza contrapposizioni dirette.
Quella torinese è probabilmente la realtà No Vax più attiva ed organizzata d'Italia. Il capoluogo piemontese è stato infatti teatro di svariate manifestazioni No Green Pass negli ultimi mesi e sempre a Torino – all’International University College – lo scorso 8 dicembre si è insediata la Commissione Dubbio e Precauzione, organizzazione guidata dal giurista Ugo Mattei, dai filosofi Massimo Cacciari e Giorgio Agamben e il massmediologo Carlo Freccero, personaggi che hanno sovente manifestato perplessità riguardo il vaccino contro il Covid, la sua somministrazione di massa, le presunte politiche autoritarie, l’utilizzo del Green Pass, l’implementazione del Super Green Pass e la fine dello Stato d’emergenza. La Commissione Dubbio e Precauzione non avrebbe, allo stato attuale, nessun ruolo nella costituzione del cosiddetto "esercito popolare".