Esecuzione da film: lo abbraccia e gli spara alla testa in mezzo a 500 persone
Un agguato che sembra uscito dalla penna di uno sceneggiatore quello avvenuto a Vigevano: un killer ha avvicinato la sua vittima e lo ha stretto in un abbraccio mortale prima di sparargli alla testa. E' accaduto sabato notte nel locale ‘Sayonara', sul Ticino. L'agguato è avvenuto quando nella discoteca erano presenti circa 500 persone, che si sono immediatamente dileguate in seguito agli spari. La vittima, di origine albanese, è morta sul colpo, mentre il killer, insieme ai suoi due complici, è riuscito a fuggire.
Un regolamento di conti
Edmond Shtjefni non immaginava che sabato notte, intorno all'una, le persone che tramavano la sua morte sarebbero entrate nel locale per ucciderlo a sangue freddo, inaspettatamente. Nel locale, particolarmente affollato, erano entrati tre uomini, diretti verso il bancone del bar. Uno di questi andava incontro a un quarto uomo e, abbracciandolo, gli puntava la pistola alla testa. Numerosi i colpi, durante i quali la vittima si accasciava al suolo, e le 500 persone presenti nel locale si dileguavano in preda al terrore.
Secondo le indagini, l'uomo, morto sul colpo, era un cittadino di origini albanesi, Edmond Shtjefni. Questi abitava ad Abbiategrasso, in provincia di Milano, ed era noto alle forze dell'ordine per piccoli precedenti: da qualche tempo era entrato, inoltre, in un giro di prostituzione. I carabinieri di Vigevano pensano, quindi, che l'uomo sia stato ucciso per pagare uno sgarro. I tre killer, anche loro di origini albanesi, avevano sparato tre colpi con una pistola calibro 7.65.