Escursionisti uccisi dalla frana a Formazza, il padre di Matteo: “Non faceva mai scelte azzardate”
Nel tardo pomeriggio del 24 settembre, in Val Formazza, nella provincia piemontese di Verbano-Cusio-Ossola, una frana ha travolto due giovani escursionisti uccidendoli. Matteo Barcellini, un ragazzo di 35 anni di Borgomanero, e Marilena Bertoletti, 31enne di Nebbiuno, sono le due vittime della tragedia avvenuta in alta quota.
Il corpo della giovane escursionista è stato individuato da un cane impiegato nelle ricerche sul posto e recuperato dalla squadra del soccorso alpino impegnata nelle operazioni di salvataggio. Quello del ragazzo, invece, è stato rintracciato poco lontano dal corpo della donna grazie all'utilizzo di un drone.
“Non era imprudente, non faceva mai scelte azzardate" ha detto Elio Barcellini, padre di Matteo, ricordando: "La montagna era la sua grande passione, è sempre stato scrupoloso e attento". Il giovane escursionista era titolare di un'impresa agricola a Santa Cristina di Borgomanero, nel Novarese, mentre la sua amica fino a pochi mesi fa, lavorava come dipendente della Herno, nota azienda di alta moda.
Entrambi erano grandi appassionati di montagna e soliti partire per escursioni sulle vette: proprio domenica mattina avevano deciso di dirigersi a Ossola per raggiungere Val Formazza. I due sarebbero dovuti arrivare in vetta al Blinnenhorn intorno all'ora di pranzo e durante la scalata avevano inviato anche un breve video a un conoscente, per poi sparire nel nulla.
L'area interessata dalla tragedia è situata al di sotto del rifugio Città di Busto, a 2.480 metri di altitudine, nel comune di Formazza. L'allarme è stato lanciato alle 17 grazie a una telefonata che ha fatto scattare immediatamente le ricerche: il soccorso alpino, finanzieri e diversi volontari hanno raggiunto la zona della frana, con non poche difficoltà a causa delle continue scariche di detriti, e sono riusciti a individuare le tracce degli escursionisti.