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Esce dal coma dopo un incidente stradale ma rischia la bocciatura: non può fare esame di terza media

Il ragazzino ha 14 anni e non riuscirà a sostenere l’esame entro il termine ultimo del 30 ottobre. La madre: “Non bocciatelo”.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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Il 13 maggio ha avuto un grave incidente stradale che lo ha ridotto in fin di vita. Ma Andrea (nome di fantasia, ndr) si è svegliato contro ogni aspettativa, non ha danni neurologici permanenti e con una lunga riabilitazione potrà tornare alla vita di prima. Ma ci vuole tempo e rimarrà ancora per diverso tempo in ospedale. Cosa che non gli permette di sostenere l'esame di terza media entro il termine ultimo del 30 agosto. Andrea così, sarà bocciato. A riportare la vicenda è Il Terreno. L'episodio avviene a Massa, dove il 14enne vive e va a scuola. La scuola sta cercando in tutti i modi di aiutare Andrea, la preside si è messa a disposizione dicendo che avrebbe rinviato il suo viaggio di nozze per far sostenere l'esame al ragazzo, ma per ora non c'è modo. Per la legge dello Stato italiano, se Andrea non sostiene l'esame dovrà ripetere l'anno. Anche se era stato ammesso con la media del sette.

La madre: "Va trovata una soluzione"

"Non capisco come non si possa evitare di bocciare mio figlio – spiega la madre a Il Tirreno – È stato ammesso all’esame di terza media, dopo essere rimasto vittima di un terribile incidente, con la media del sette. È un alunno serio, studioso, non ha mai fatto assenze ingiustificate. Non ha sostenuto l’esame perché era in ospedale a combattere fra la vita e la morte. Non credo che lo Stato debba punirlo per questo. O perché dovrà sottoporsi a una riabilitazione complessa i cui tempi non si conciliano con quelli dell’esame di Stato". Ci vorrà tempo perché il 14enne possa riprendersi. Soprattutto in questo momento si trova in una situazione delicata e non può sovraccaricarsi anche con lo studio, oltre la riabilitazione. "Non vorremmo bocciare un ragazzino che ha sempre studiato e che non ha potuto sostenere l’esame solo per una circostanza terribile", le parole della preside. Al momento però, una soluzione non è stata ancora trovata.

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