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Esame di Maturità facile con 10mila euro, ira del Ministero: “Contro i diplomifici indagine ispettiva”

Secondo un dossier pubblicato da Tuttoscuola dal titolo “Maturità: boom dei diplomi facili” con pochi giorni di frequenza e 10mila euro in Italia si può prendere il diploma. Il MIM: “Contro i diplomifici indagine ispettiva, assunzioni e modifiche normative. Nuove misure a favore dell’istruzione paritaria di qualità”.
A cura di Ida Artiaco
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Pochi giorni di frequenza e 10mila euro per ottenere il diploma di Maturità. Almeno 10mila neodiplomati quest'anno hanno acquisito un titolo (che ha valore legale) con modalità sospette: è quanto emerge da un dossier realizzato Tuttoscuola, il sito d’informazione dedicato al mondo dell’istruzione, dal titolo "Maturità: boom dei diplomi facili", che punta i fari sul mondo dei diplomifici, un sistema definito opaco all'interno del sistema della scuola pubblica.

I numeri dei diplomifici: il dossier di Tuttoscuola

Secondo Tuttoscuola "dal 2015 ad oggi il numero di iscritti al quarto anno negli istituti paritari è rimasto stabile (intorno a 18mila). L’anno successivo in quinta il boom: 35mila (2016), 40mila (2019), 45mila (2020), fino agli oltre 50mila del 2022.

Con un tasso di incremento dalla quarta alla quinta ogni anno crescente, dal +92% di sette anni fa al +166% dell’anno scolastico da poco terminato". Ma il fenomeno, si sottolinea, non riguarda tutte le scuole paritarie, bensì solo 92 istituti su tutto il territorio nazionale su più di 1400 esistenti.

Dove si trovano gli istituti per la Maturità facile

Tra questi, c'è una roccaforte: la Campania, dove c’è il 90,5% dei nuovi iscritti. Segue il Lazio con il 6,3%, il 3,2% è in Sicilia. "La Campania vede complessivamente interessati 82 istituti su 356 paritari situati in quella Regione, pari al 23%. Il Lazio 6 (su 185), la Sicilia 4 (su 68)", si legge nel dossier. Su oltre un centinaio di province italiane quei 92 "paritari" sono concentrati in nove: tutte quelle della Campania, Napoli in primis, più quelle laziali di Roma e Frosinone e quelle siciliane di Palermo e Agrigento.

"Perché tutti questi istituti raccolgono pochissimi iscritti fino al quarto anno, mentre esercitano una forte attrazione, capace di portare iscritti da tutta Italia, nell’anno della Maturità?", si domanda Tuttoscuola. La risposta è la seguente: "L’evasione dell’obbligo di frequentare almeno tre quarti delle lezioni è quasi certamente una delle risposte, in quanto costituisce il motivo della forte attrattiva di candidati da tutta Italia".

I prezzi

Per quanto riguarda i prezzi, stando ai tariffari online, la cifra è "compresa tra i 1.500 e i 3.000 euro, più una tassa d’iscrizione che va da 300 a 500 euro. Per gli esami di idoneità, il prezzo varia tra i 1.500 e i 3.000 Euro. Per il diploma di maturità la retta media è 2.500-4.500 Euro. Ma ci sono casi in cui si arriva a 8.000 o addirittura a 10.000".

La nota del Ministero dell'Istruzione e del Merito

Il dossier ha provocato la reazione del Ministero dell'Istruzione e del Merito, che è intervenuto con una nota sull'argomento promettendo una indagine ispettiva. "In merito all’indagine di Tuttoscuola sul fenomeno dei “diplomifici”, il Ministero dell’Istruzione e del Merito avvierà una indagine ispettiva. Nel frattempo, sarà bandito a breve un concorso per il reclutamento di 146 ispettori che porterà a saturare l’organico attuale (190 Posti). Sotto il profilo normativo, verranno valutati alcuni correttivi che diano più strumenti in sede ispettiva per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità. Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici".

Ancora, si legge nel comunicato del Ministero di Viale Trastevere, "si sottolinea inoltre che nel piano semplificazioni del Ministero è presente una apposita misura dedicata alle scuole paritarie. Si tratta di un progetto che ridisegna e digitalizza la procedura di riconoscimento della parità, rafforzando i controlli anche in itinere, a sostegno delle attività ispettive. Questa misura punta, fra l’altro, a ridurre le distorsioni dei “diplomifici”, espungendoli dalle scuole riconosciute. È poi stato previsto un ulteriore provvedimento per velocizzare l’erogazione dei contributi statali alle scuole paritarie di qualità, molte delle quali sono in costante affanno e rischiano la chiusura a causa dei gravi ritardi oggi esistenti. Queste scuole, in una logica di sussidiarietà orizzontale, svolgono un ruolo di grande aiuto al Paese, soprattutto per quanto riguarda l’infanzia e la primaria".

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