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Esalazioni di monossido di carbonio nel camper, dramma a Firenze: un morto e una intossicata

Un uomo è morto e una donna è rimasta intossicata a causa del monossido scaturito da una stufa a gas a bordo di un camper parcheggiato di fronte al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi. Ad aprire le porte del camper i vigili del fuoco.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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Ancora un incidente registrato per esalazioni di monossido di carbonio: a Firenze un uomo è morto e una donna è rimasta intossicata. I due erano all’interno di un camper parcheggiato in viale Pieraccini, di fronte al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi. A trovarli, intorno alle 18.30 di oggi, sono stati i vigili del fuoco del comando di Firenze che, intervenuti sul posto, hanno aperto il camper che era chiuso dall’interno e hanno trovato le due persone.

Esalazioni sprigionate dalla stufa del camper

Per l’uomo, purtroppo, non c’era più nulla da fare: il medico intervenuto ha potuto solo constatarne il decesso. La donna che era con lui, invece, è stata trasportata al pronto soccorso. A chiarire quanto accaduto nel camper i rilievi strumentali effettuati dal personale dei Vigili del fuoco: è emersa la presenza di monossido causato dalla stufa a gas del veicolo. Sul posto è intervenuta anche la Polizia di Stato.

Come accorgersi del monossido di carbonio

Il monossido di carbonio è un gas insidioso in quanto incolore, inodore e insapore, ed è difficile da rilevare senza strumenti specifici. Caminetti, caldaie a gas, stufe a pellet e altri apparecchi che bruciano combustibili fossili possono produrlo se non funzionano correttamente o se vengono utilizzati in ambienti non adeguatamente ventilati.

Accorgersi di questo “killer” silenzioso non è semplice anche perché i primi sintomi dell’avvelenamento, ad esempio mal di testa, nausea e vertigini, possono facilmente essere confusi con quelli di altre condizioni ed è ancor più difficile accorgersi di qualcosa mentre si dorme.

Sono purtroppo diversi gli incidenti che si registrano ogni anno: solo la notte scorsa ben 18 persone erano state soccorse nel Vercellese dopo aver respirato monossido di carbonio in un agriturismo. È accaduto a Motta de' Conti, piccolo centro quasi al confine con la Lombardia. Fortunatamente in questo caso non si registrano vittime.

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