Erika Preti uccisa con 57 coltellate, 30 anni al fidanzato
La Corte d'assise d'appello di Sassari ha confermato la condanna a 30 anni di carcere per omicidio nei confronti di Dimitri Fricano, il 32enne di Biella che l'11 giugno 2017 ha ucciso con 57 coltellate la fidanzata, Erika Preti, con la quale era in vacanza in Sardegna. Nessuna attenuante per i problemi di cui Fricano soffriva prima del delitto (è malato di epilessia) all'interno del quale gli è stata contestata anche la simulazione di reato per aver inscenato una rapina finita nel sangue."È giusto che paghi per quello che ha fatto – hanno detto dopo la lettura della sentenza Fabrizio Preti e Tiziana Suman, i genitori di Erika – Non possiamo perdonarlo. È troppo il dolore causato".
I fatti sono andati in scena il 12 giugno 2017, in Sardegna dove la giovane coppia stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza in una villetta. Quel giorno, iniziato all'insegna dei preparativi per una una gita in gommone, non c'erano stati conflitti particolari. Secondo il racconto dell'imputato la lite sarebbe scoppiata perché Erika lo aveva rimproverato per alcune briciole cadute mentre tagliava il pane per preparare il pranzo al sacco da portare in gommone. Quale che sia stato l'innesco del litigio, è stato Fricano ha agguantato Erika per i capelli e le ha scaraventato più volte la testa contro i mobili della casa. Intere ciocche dei capelli di Erika ritrovate sulla scena testimoniano questa tragica dinamica. Dopo questa aggressione, come ricostruito dai RIS, l'imputato avrebbe colpito la fidanzata con il coltello usato con i panini. Cinquantasette fendenti di cui uno, mortale, alla gola.