Ercolano, choc per il fioraio suicida: tragedia per un permesso negato (VIDEO)

Un divieto di sosta negato: questo sarebbe alla base dell'esasperazione che ha portato Antonio Formicola, 60enne fioraio di Ercolano (Napoli) a decidere di darsi fuoco nell'ufficio del sindaco della città vesuviana. Formicola, secondo una prima ricostruzione delle forze dell'ordine, si è recato nel palazzo comunale per protestare contro la mancata concessione di un parcheggio riservato davanti al suo negozio. "Vedeva che tutti gli altri esercenti parcheggiavano con i loro camion e si sentiva danneggiato – hanno riferito subito dopo il fatto i parenti -. Voleva pagare ma avere disponibilità di quel suolo necessario ad esporre la propria merce".
Quando è entrato nell'ufficio del sindaco il fioraio 60enne ha minacciato i presenti con un coltello, poi si è cosparso il corpo di benzina e si è legato ad una corda. Momenti drammatici e sconvolgenti: Formicola è uscito sul balcone, si è messo a cavalcioni sulla ringhiera. Inutili i tentativi di dissuaderlo, operati da un vigile urbano e da un poliziotto: si è dato fuoco. A causa del fuoco la corda alla quale era legato si è spezzata ed è rovinato al suolo. Confusione, urla: un passante si precipita per dare soccorso all'uomo a terra ma viene colpito da un estintore incredibilmente caduto dal balcone, lanciato da qualcuno al primo piano per estinguere le fiamme. Il malcapitato, un 36enne viene anch'egli ricoverato in ospedale con una ferita da 30 punti di sutura. Intanto nel paese si sparge la voce della tragedia e via via arrivano in Municipio oltre 300 persone che cercano di occupare la sede comunale. Antonio Formicola viene trasportato nel centro Grandi Ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli dove giunge in condizioni disperate. E lì muore dopo una manciata di minuti.